Da Ustica a Bologna. Si vuole riscrivere la storia delle stragi e allontanarsi dalla verità?

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Nell’imbarazzante trasmissione Rai dedicata al 44° anniversario della strage di Ustica, in cui morirono gli 81 occupanti il DC9 partito dall’aeroporto di Bologna, per la prima volta in un talk tv, dedicato ad una Strage, è stata applicata la tecnica della par condicio. Da una parte i rappresentanti dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, dall’altra il generale Leonardo Tricarico con le sue solite amnesie come la sentenza/ordinanza del giudice Priore del 1999 in cui si afferma che l’aereo dell’Itavia il 27 giugno 1980 fu abbattuto da un missile perché si trovò coinvolto in una vera e propria battaglia aerea. Per Tricarico, invece, il DC9 fu distrutto da una bomba presente al suo interno nonostante le perizie eseguite sui resti dell’aereo abbiano dimostrato che la bomba non è mai esistita.

Era solo l’inizio. Ciò che in questi giorni Daria Bonfietti ha denunciato è gravissimo, è l’ennesimo atto il cui fine è quello di allontanare la verità, dando un’interpretazione politica a ciò che è accaduto. Questa volta l’autore è il governo di destra destra che con l’atto di accreditare una “nuova” Associazione (AVDAU) che, come ha scritto Daria Bonfietti nella sua denuncia: “Ha soltanto un’iscritta, figlia di una vittima, un’associazione che non ha mai avuto ruolo negli anni per le Vittime della Strage di Ustica, sia in ambito giudiziario, con nomina di periti e difensori, sia durante le indagini e nei procedimenti penali e civili, sia nell’iter legislativo per il riconoscimento anche ai Parenti delle Vittime di Ustica dei benefici della legge sul Terrorismo, né  tanto meno nelle iniziative per il ricordo e la memoria,  ad esempio per  la realizzazione del Museo per la memoria di Ustica”.

L’obiettivo della “nuova” Associazione, oltre a contrastare la sentenza del giudice Priore, cioè che l’aereo fu colpito da un missile durante una battaglia aerea, è quello di sostenere l’ipotesi della bomba tanto cara ai vari Tricarico, Mollicone, Giovanardi, difendendo così le tesi dei generali dell’Aeronautica, non a caso la presidente è Flavia Bartolucci figlia dell’ex capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Lamberto Bartolucci.                                                                                                                L’Associazione, presieduta da Daria Bonfietti, ha ricevuto una lettera dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che informava della decisione – presa in totale autonomia, saltando tutte le regole -, “dell’inserimento dell’Associazione (AVDAU), nel Protocollo d’intesa”, quello firmato ufficialmente, a suo tempo, dal ministro e dalle Associazioni che da molti anni “sono stati legittimate anche dalla stretta collaborazione con la presidenza della Repubblica che, a pieno titolo, rappresentano storicamente le esigenze e le aspirazioni di chi è stato colpito da Stragi e Terrorismo, che hanno dato vita a innumerevoli e svariate positive iniziative anche in collaborazione con la scuola”.

La risposta della presidente Bonfietti alla lettera è stata categorica: “Il ministero deve ritirare il provvedimento”.                           Sulla strage di Ustica, come per tutte le stragi che hanno colpito l’Italia, il depistaggio è stato un’arma usata in ogni momento delle indagini.  Se su Ustica siamo arrivati, come dice Daria, all’ultimo atto perché “manca ancora un pezzo” per raggiungere la verità e mettere la parola fine, lo si deve all’impegno di chi in tutti questi anni, con il dolore nel cuore, non ha mai abbassato lo sguardo, non si è mai fatto intimidire dalle minacce, ha sempre creduto nella giustizia.

Con il governo Meloni questo è solo l’inizio. Nella trasmissione Rai è stato denunciato che la presidente non sta mantenendo le promesse, era l’occasione di approfondire, evidentemente per il conduttore Giletti non era un argomento importante.

Il prossimo atto riguarderà la Strage di Bologna del 2 agosto 1980, altre 85 vittime innocenti e 216 feriti, l’ex ministro Carlo Giovanardi è già intervenuto accostando Ustica con la Stazione di Bologna: “Per entrambe le Stragi due bombe e la pista palestinese”. Attendiamo ora l’intervento dell’immancabile onorevole di Fratelli d’Italia Federico Mollicone.


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