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“A proposito di Ustica”, Bologna ricorda Christian  Boltanski

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A Bologna, dal 14 luglio, al Museo per la Memoria di Ustica,  “3D soundscape – la battaglia di Ustica” , un’opera-partitura sonora del compositore bolognese Carlo Cialdo Capelli dialoga con le voci dell’istallazione “A proposito di Ustica” di Christian  Boltanski.
Da un’idea di Oderzo Rubini, un organizzatore culturale sempre attento alle espressioni musicali che riflettono su aspetti della contemporaneità, si viene così a creare un tessuto musicale di grande suggestione che evoca le vite spezzate e che richiama al bisogno di memoria e di impegno. Con questa iniziativa l’ Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica  vuole ricordare Christian Boltanski,  a tre anni dalla sua scomparsa , proprio il 14 luglio; un artista che collaborando alla realizzazione del Museo ha legato particolarmente la sua opera a Bologna e all’impegno per la memoria  delle vittime della Strage di Ustica. Nato a Parigi da padre ucraino di origine ebraica, e madre di origine corsa, Boltanski è noto in tutto il mondo per le sue opere dedicate ai temi della memoria, della perdita e della morte: installazioni imponenti nelle quali riferimenti esistenziali, storia universale e sapienti giochi di luce si coniugano dando vita a scenografie di forte intensità. Nel 1972 presenta a Documenta a Kassel “L’Album de la famille D”., opera che rappresenta l’inizio della sua carriera internazionale, mentre risale al 1986 la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia (dove tornerà nel 2011 per rappresentare la Francia nel padiglione curato da Jean-Hubert Martin). Nel 2010 al Grand Palais di Parigi presenta Personnes, toccante installazione dedicata alle persone che persero la vita nei campi di concentramento, e nel 2019 il Centre Pompidou di Parigi, a cura del suo direttore Bernard Blistène, gli ha dedicato un’ampia e indimenticabile mostra antologica. In Italia l’artista avrà una presenza costante, segnata in particolare dall’istallazione in memoria  delle vittime della strage di Ustica, realizzato nel 2007 per il Museo per la Memoria di Bologna: un’opera permanente che circonda i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980.  Boltanski è stato a Bologna per la prima volta nel 1997 con una mostra a Villa delle Rose curata da Danilo Eccher e donando alla città Les regards, un  lavoro che prende spunto dal Sacrario dei partigiani in Piazza Nettuno:

tornerà  nel 2007 per l’Istallazione “A proposito di Ustica” che è il “cuore pulsante” del Museo per la Memoria di Ustica

Nel 2017, per festeggiare i dieci anni della sua grande installazione al Museo di Ustica e i vent’anni dalla  prima mostra , l’autore francese, è protagonista di un articolato programma di eventi riuniti sotto il titolo Anime. Di luogo in luogo, che comprende tra l’altro l’omonima mostra antologica al MAMbo, l’installazione performativa Ultima al teatro Arena del Sole, Il progetto è inoltre anticipato a partire da metà giugno dall’intervento di arte pubblica Billboards realizzato nelle zone periferiche della città.

Nel 2018, l’Alma Mater, l’Università di Bologna,  gli conferirà la laurea honoris causa
Boltanski è rimasto legato a Bologna, ha spesso dialogato con le esperienze culturali della città a cominciare da studenti e professori dell’Università e dell’Accademia di Belle Arti: denso di significati ad esempio il suo incontro con il Cardinale Zuppi su “arte, condivisione , memoria e trasmissione del tempo.

Un artista che ha donato futuro alla memoria delle vittime della Strage di Ustica e che Bologna deve continuare a ricordare e a onorare.


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