Ci risiamo. I fascisti hanno colpito ancora. Questa volta hanno aggredito Andrea Joly che, davanti ad uno dei loro ritrovi, l’Asso di Bastoni a Torino, stava documentando il loro raduno, cioè stava esercitando diritto di cronaca.
Come è noto, ai fascisti il diritto di cronaca non è mai piaciuto, tanto meno l’articolo 21 della Costituzione, del resto i loro nonni iniziarono bruciando i libri, picchiando e uccidendo gli oppositori, bruciando le redazioni dei giornali non asserviti.
Questa volta le loro gesta sono immortalate in un video.
A che ora i principali tg ci faranno vedere queste immagini?
A che ora gli squadristi saranno identificati e messi in condizione di non nuocere?
Ci sarà qualcuno, come già accaduto con l’inchiesta di Fanpage, che darà la colpa al cronista e non ai picchiatori?
Quello che è accaduto a Torino, così come i due giovani omosessuali pestati a Roma, rappresentano bene il pessimo “spirito dei tempi”
Per questo non basta la solidarietà, ma serve una reazione immediata, unitaria, determinata per colpire alle radici lo squadrismo che continua a minacciare le radici antifasciste della Costituzione.