Articolo 21 ha tenuto la sua assemblea straordinaria di questa mattina presso il monumento sul lungotevere dedicato a Giacomo Matteotti. Presenti per un omaggio floreale ma soprattutto morale al parlamentare che esattamente cento anni fa venne rapito dalle squadracce fasciste e ucciso per far tacere non solo la più importante voce di opposizione al regime di Mussolini ma anche la più “pericolosa” poiché stava per pubblicare un dossier sulla corruzione legata ad un’industria petrolifera (come ampiamente spiegato e provato dai saggi del professor Mauro Canali). La scelta di una riunione davanti al monumento dedicato al parlamentare è stata della portavoce di Articolo 21, Elisa Marincola, che ha aperto i lavori e ha sottolineato l’attualità della figura e della battaglia ideale e politica di Giacomo Matteotti visti i rigurgiti neofascisti in Italia.
“Siamo qui perché c’è bisogno di difendere la democrazia oggi più che mai e c’è bisogno di arginare la marea nera che avanza in Europa. Noi di Articolo 21 lo avevamo capito da tempo e non ci fermeremo. Essere qui oggi significa difendere i valori che Giacomo Matteotti portava avanti e la democrazia”, ha detto all’inizio dell’assemblea Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale dei presidi di Articolo 21.
“In questo posto c’è la radice della nostra democrazia – ha detto Roberto Natale – ecco perché è importante esserci e rendere omaggio ad un uomo, un politico, un giornalista che è stato eliminato dal regime per gli ideali che aveva ma anche per le sue denunce puntuali sui brogli elettorali e sulla corruzione che coinvolgeva i vertici di governo dell’epoca. Ci sono tante, troppe, similitudini con l’attualità”.
(Nelle foto l’omaggio di questa mattina al monumento a Giacomo Matteotti)