Abbiamo perso, e allora cambio la legge

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Questo è un qualcosa di molto simile a un regime. Quando si perde un’elezione allora si cambiano le leggi e i meccanismi dell’elezione stessa. Così ha reagito il partito della presidente del consiglio alla dura sconfitta elettorale nel ballottaggio delle amministrative, così ha parlato Ignazio La Russa a scrutini ancora in corso quando era chiaro che i capoluoghi governati dalla destra passavano all’opposizione. Non vinco, mi faccio una legge ad hoc, I diritti dei cittadini: carta straccia.

Insieme al quasi oscuramento dei risultati elettorali da parte della Rai ( fino al 2019 per ogni elezione amministrativa sulla terza rete c’era un pomeriggio dedicato ai risultati), agli ordini perentori mandati alla stampa di minimizzare questo turno di ballottaggio, sono degne di nota le facce tristi dei conduttori dei canali ormai occupati dalla destra (esemplare Rainews) l’evidente ritorno in campo degli elettori di centrosinistra, che, in un paese dove purtroppo vota meno di un italiano su due, sono  rincuorati e piano piano tornano alle urne.

Ma la vera lezione che tutti gli italiani contrari al governo di destra-destra devono trarre è che c’è ormai una strada, anzi un’autostrada, aperta davanti per ribaltare la situazione politica: raccogliere le firme e far svolgere il referendum sull’autonomia differenziata e essere prontissimi per il referendum sul premierato in modo da liberare democraticamente il popolo italiano dal cappio di una destra che in Europa non si chiama in altro modo perché questo è: estrema.

I mesi che abbiamo davanti sono i più duri. Ormai sanno che non hanno vinto per sempre e che il paese ha capito che una vera opposizione si può costruire e soprattutto può vincere. Hanno capito che i giochetti torbidi come quelli tentati a Bari non funzionano, hanno capito che non hanno una classe politica competitiva, nemmeno se la vanno a cercare all’estero (vedi Firenze), hanno capito che agli italiani la Costituzione piace e non la vogliono cancellare o riscrivere come vogliono loro. Lo diciamo da due ani noi di Articolo21, e dobbiamo stare attenti, pronti a tutto. Oggi più che mai nel progetto della destra al governo c’è l’imbavagliamento del dissenso in qualsiasi forma si manifesti. E noi contro questo ci battiamo e lo ribadiremo con forza, con testimonianze, con progetti nel nostro appuntamento del’8 luglio, sempre più importante.
(Nella foto Ignazio La Russa)


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