Per una volta non solo notizie di bavagli e manganelli. Oggi il tribunale di Budapest ha concesso i domiciliari a Ilaria Salis. Evidentemente la lotta ha pagato. Un grazie è dovuto a chi non ha mai smesso di battersi, alla sua famiglia, ai suoi amici, ad alleanza Verdi e Sinistra che ha deciso di candidarla alle Europee creando non poco imbarazzo al nostro governo e agli amici dì Orban.
Grazie anche anche al giudice che ha archiviato la querela contro la filosofa Donatella Di Cesare, querelata da quel ministro Francesco Lollobrigida che aveva parlato della sostituzione etnica, attingendo al repertorio nazifascista. Non è stato difficile dimostrarlo. Nel frattempo Donatella Di Cesare ha dovuto subire oltraggi, minacce, e spendere soldi. Chi la risarcirà?
Intanto Roberto fiore, quello dell’assalto alla Cgil, e l’eurodeputato Carlo Fidanza, che ha appena patteggiato, hanno annunciato una querela per diffamazione contro Paolo Berizzi, “reo” di continuare a svelare la matrice dei fascisti di ieri e di oggi. Berizzi ha risposto che non vede l’ora di confermare tutto in tribunale e noi saremo la sua scorta mediatica.
Questa giornata “particolare” si concluderà domani con la manifestazione sotto la sede Rai di viale Mazzini contro manganelli e bavagli.
Articolo 21 ci sarà.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21