“Unirai ha gettato la maschera: cercano di sabotare lo sciopero del 6 maggio, indetto da una maggioranza larghissima dei Comitati di redazione della Rai, con il chiaro scopo di proteggere i vertici dell’azienda dallo smacco di un’adesione massiccia alla protesta”. Lo scrive in una nota Usigrainsieme componente di maggioranza dell’Usigrai che aggiunge: “Circola nelle redazioni una comunicazione inviata da Unirai (gruppo che, lo ricordiamo, non possiede le caratteristiche né l’agibilità per sedere al tavolo delle trattative contrattuali), con la quale si tenta un’interpretazione aberrante delle regole per garantire il diritto allo sciopero, con il chiaro obiettivo di pregiudicarne l’adesione. È in pratica l’esatto opposto di quello che il sindacato, per sua definizione, dovrebbe fare: assicurare a chiunque la libera adesione a un’iniziativa di protesta che, lo ricordiamo, nasce del mancato ascolto dell’azienda delle richieste di innovazione, potenziamento dell’organico, meritocrazia nelle nomine, libertà degli spazi di informazione, anche alla luce degli scandalosi episodi di censura delle ultime settimane. È invece evidente che Unirai sta facendo il gioco dei vertici aziendali, che d’altra parte l’hanno battezzata con tutti i crismi, e della maggioranza politica che quei vertici esprime. Uno pseudo sindacato nato solo per indebolire la rappresentanza e la voce dei lavoratori. Invitiamo pertanto tutte le colleghe e i colleghi, lavoratrici e lavoratori a rivolgersi per qualsiasi chiarimento sull’adesione allo sciopero, a Usigrai e ai Cdr che hanno proclamato la protesta”, conclude la nota di Usigrainsieme.