La graphic novel esce per la prima volta in Italia per Becco Giallo nel 2011. il fumettista e attivista Gianluca Costantini e il giornalista e scrittore Dario Morgante, attraverso un fine lavoro di indagine, ricostruirono e restituirono con testi e tavole le origini di WikiLeaks e la storia personale del suo fondatore e portavoce, Julian Assange, divenuto l’uomo simbolo della libertà di informazione e del diritto dei cittadini ad essere informati. Lo fecero quando era ancora difficile raccogliere informazioni, attingere a fonti sicure e disvelare le radici di quel progetto di divulgazione che stava avendo un effetto dirompente nel mondo dell’informazione e nella comunità hacker, entrando di fatto nella storia del giornalismo: WikiLeaks. La nuova edizione appena uscita per Altreconomia di “Julian Assange. WikiLeaks e la sfida per la libertà d’informazione”, è arricchita da alcune nuove tavole, ha nuovi caratteri nei dialoghi e nelle didascalie e soprattutto contiene la prefazione aggiornata e firmata da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia e la nuova postfazione di Sheila Newman, attivista e hacker. Perché più di dieci anni dopo, la vicenda giudiziaria di Julian Assange non è ancora conclusa, e anzi ha assunto sempre più i connotati di una “persecuzione politica”, di una guerra di “cinque stati contro un uomo solo”. Nel 2010 uscì il video che documentava l’uccisione di dodici civili iracheni da parte dell’esercito americano: da quel momento il progetto WikiLeaks sarebbe diventato il nemico numero uno del potere e delle sue trame sulla scena internazionale. Gli Stati Uniti giurarono guerra ad Assange, che grazie a Chelsea Manning rivelò i celebri “diari di guerra” di Afghanistan e Iraq, oltre a centinaia di migliaia di documenti segreti militari. Oggi, l’attivista, hacker e giornalista è detenuto nel Regno Unito da cinque anni, ed è accusato negli Stati Uniti di violazione dell’ Espionage Act per aver reso pubblici 75.000 documenti segreti. In caso di estradizione, rischia una condanna fino a 175 anni di carcere, considerando l’insieme delle accuse a suo carico. Lo scorso 20 maggio, la Corte di Giustizia britannica gli ha concesso la possibilità di presentare ricorso contro l’estradizione. Una buona notizia che non gli garantisce però ancora nessuna sicurezza. Il lavoro di Costantini e Morgante non è una biografia, ma il racconto, denso e appassionate, di una storia che parte negli anni ’80 in Australia e arriva a Londra nel 2011, quando Assange viene arrestato ed è oggetto di una domanda di estrazione della Svezia per un caso di stupro che si rivelerà privo di fondamento, creato ad arte per screditarlo e finalizzato, si dirà, proprio a condurlo negli Usa. E soprattutto è un viaggio dentro la missione, gli obiettivi, le scelte, i principi che hanno fatto nascere Wikileaks, sito che dal 2006, grazie al lavoro della sua redazione, al contributo di fonti anonime e whistleblower, pubblica a mette a disposizione della comunità globale documenti e informazioni riservati di governi e istituzioni, nel nome della trasparenza, della legalità, della lotta alla corruzione, del rispetto dei diritti, della libertà di informazione e del rafforzamento della democrazia. Per dirla con le parole di Julian Assange: “È giusto che i governi, corporation e apparati militari, sappiano che esiste una morale superiore al loro potere”.