Raisi ha contribuito a inasprire con esecuzioni di massa un regime teocratico già rigido

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Il Presidente Raisi è morto. Poche le lacrime in Iran, dove ha contribuito a inasprire con esecuzioni di massa un regime teocratico già rigido. Soprattutto contro le donne che rifiutano il velo, molte delle quali – come Mahsa Amini o la quindicenne Nika Shakarami – pagano con la vita il loro grido di emancipazione ”Donna, Vita e Libertà!”

Quando muore un uomo ottuso e crudele non sento la colpa della mia soddisfazione. Anzi, spero che questa vicenda rafforzi la rivolta per la libertà delle ragazze e dei ragazzi iraniani. Che meritano la laicità dello Stato, l’unica condizione che neutralizza la violenza di chi pretende di decidere il bene, facendo del male.

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