Nel cinquantenario della strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974 , 8 morti, 102 feriti) e del treno Italicus (4 agosto 1974, 12, 48 feriti) arriva una drammaturgia legata alla stagione della Strategia della tensionecon tre rappresentazioni teatrali
Nel cinquantenario della strage di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974 , 8 morti, 102 feriti) e del treno Italicus (4 agosto 1974, 12, 48 feriti), va in scena una originale drammaturgia legata alla stagione della Strategia della tensione: «Per restituire i pensieri e le azioni dei protagonisti di quegli anni di bombe, per raccontare gli intrighi, ma anche le passioni civili e politiche. Le scelte dolorose. Per capire quanto di quei fatti sia parte nel nostro presente», dice ad Articolo 21 l’attrice protagonista, Elena Ruzza.
È un gruppo di lavoro eterogeneo e torinese quello che si è trovato per portare avanti un lavoro comune e nella frase «Sotto i fanali, l’oscurità» – e che oggi propone al pubblico lo spettacolo intitolato, «Io so – Inchiesta sulla strategia della tensione in Italia».
Il testo teatrale è affidato a una figura femminile, voce narrante che accompagna il pubblico tra ricordi, contributi video e suggestioni: «Affollano la mia mente nomi, voci e vicende che non conosco e che eppure percepisco come parte della mia storia, del mio ieri e del mio oggi. Una tesi di laurea come cura: “Inchiesta sulla strategia della tensione”. È il modo che ho scelto per trovare un senso ai fatti che mi penetrano. Recupero informazioni dai quotidiani di allora, dalle sequenze televisive in bianco e nero che appaiono e scompaiono come in una eclissi. Nella mia mente va componendosi un puzzle, dove mi è ancora difficile tracciare dei collegamenti tra le tessere che spieghino… Mi pongo delle domande, comincio a collegare cose a cose – e parole a cose. “Che cosa è veramente la strategia della tensione?» recita Aida, nome scelto per la protagonista.
Con l’espressione «strategia della tensione» s’intende un preciso segmento della storia italiana che si sviluppa tra il 1965 e il 1975, con propaggini sino ai primi anni ’80.
«Questo periodo – ricorda il gruppo di lavoro nel lancio stampa dell spettacolo – si caratterizza per la progressiva affermazione dell’uso della violenza nella lotta politica mediante la formazione di organizzazioni armate eversive di diversa matrice ideologica. In questi quindici anni, l’Italia diventa teatro delle stragi più efferate dalla fine della Seconda guerra mondiale, nonché di una sequenza diffusa di attentati, sequestri, scontri violenti. Tutti questi atti vengono compiuti in un clima di tensione crescente, secondo un sistema di provocazioni, reazioni e paure utilizzate strumentalmente per obiettivi che non appaiono immediatamente comprensibili. Ancora oggi, a oltre cinquant’anni di distanza, permangono nebbie e interrogativi sulle responsabilità e sulle reali motivazioni all’origine di quei fatti.
Tuttavia, documentazioni emerse a partire dagli anni ‘90 del secolo scorso – prosegue il comunicato – stanno fornendo elementi per interpretazioni nuove della strategia della tensione. In particolare, tali elementi permettono di inquadrarla più precisamente sia rispetto al contesto geopolitico del periodo (guerra fredda, alleanza atlantica, anticomunismo ecc.), sia rispetto al sistema democratico e costituzionale italiano, su cui la strategia della tensione, in forme diverse, ha cercato di incidere per modificarne l’assetto. Con conseguenze che arrivano fino a oggi».
Il calendario degli spettacoli:
18 maggio – Teatro Garybaldi – Settimo Torinese (To) – Prima assoluta
30 giugno – Torre Pellice (To), nell’ambito della Scuola per la Democrazia
27 ottobre – Teatro Sociale – Brescia – Con la partecipazione straordinaria di Manlio
Milani, presidente Associazione familiari caduti per la strage di Piazza della Loggia
Fine novembre – Torino – Evento conclusivo aperto alla cittadinanza
Una produzione dell’Associazione culturale Terra Terra, realizzato con un contributo dell’Otto per mille della Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi e in collaborazione con il Circolo Articolo 21 Piemonte, Associazione familiari caduti vittime di Piazza Loggia,
Riforma.it, Zonafranca Spazi interculturali Ets.
Lo spettacolo è parte di un progetto di inchiesta e teatro dal titolo “Sotto i fanali l’oscurità – inchiesta sulla strategia della tensione”.
In scena Elena Ruzza
Testo a cura di Davide Rigallo
Elaborazione drammaturgica: Elena Ruzza
Collaborazioni:
Stefania Barzon, psicologa e psicoterapeuta
Matteo Cantamessa, contenuti digitali Claudio Geymonat, giornalista, coordinatore Riforma.it, giornale della Chiesa valdese Gian Mario Gillio, giornalista, portavoce di Articolo 21 Piemonte
Per informazioni e contatti:
www.sottoifanali.it
Facebook: IO SO. Percorso sulla strategia della tensione
YouTube: Sottoifanali
Spotify: Io so – Percorso di formazione sulla strategia della tensione