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Domani (dalle 16 alle 19) a Roma (in via di San Nicola De’ Cesarini – Area Pedonale Piazza di Torre) si terrà un sit-in per ricordare l’arresto di Julian Assange, avvenuto l’11 Aprile 2019 presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Da lì fu tradotto a Belmarsh, nella cosiddetta Guantanamo londinese, dove da 5 anni è detenuto senza un processo nel merito e dove gli vengono negati anche i più basilari diritti
umani, per aver svelato verità scomode e il vero volto delle missioni militari in Iraq ed Afghanistan, pubblicando attraverso la piattaforma di WikiLeaks, gli orrori perpetrati ai danni di civili. All’indomani della sentenza dell’Alta Corte inglese dello scorso 26 marzo, successiva al
ricorso dei legali del giornalista australiano, nella quale è stata per ora scongiurata la sua estradizione negli Stati Uniti, è necessario continuare a tenere alta l’attenzione su questo caso divenuto emblema della negazione dei diritti umani, nella cosiddetta “democrazia
occidentale” e nel silenzio pressoché totale dei media. Chiedere la liberazione di Julian Assange è fondamentale per la libertà di essere
adeguatamente ed imparzialmente informati sulle nefandezze di stati che si arrogano il diritto di impartire lezioni di democrazia e che in maniera apparentemente insospettabile detengono i delicati equilibri del mondo, vieppiù divenuto scenario di guerre in cui a diverse
latitudini a farne le spese sono vittime innocenti. #FreeAssangeNow