La maggioranza assicura il proprio posto nelle trasmissioni di informazione della Rai: lo ha fatto notare l’Usigrai che ha accusato il governo di aver trasformato il servizio pubblico nel proprio megafono con la riformulazione del testo sulla Par condicio. “Una novità aberrante”, afferma Beppe Giulietti, giornalista e coordinatore dei presidi di Articolo 21. “Neanche ai tempi di Berlusconi si era pensata a una norma simile” che favorisce spudoratamente i politici candidati della maggioranza che non avranno alcun vincolo di tempo all’interno dei talk, purché parlino della loro attività istituzionale.
“Il comunicato scritto dai colleghi di Usigrai indica la gravità della situazione. L’emendamento sulla Par condicio – sottolinea Giulietti – non è uno sfregio ai giornalisti, ma alla Costituzione”.
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