Andrea Fabbri è un nome che, ai più, non dice niente. E non ci sarebbe da stupirsi se un giorno divenisse, invece, famoso il superfascista di Pontinia, il paesone agricolo in provincia di Latina a sua volta sconosciuto pur essendo stato creato dal nulla insieme alle ben più note Sabaudia e Latina. Ma tanto è. E Andrea Fabbri un po’ di notorietà se la conquista almeno un paio di volte all’anno. Una è il 25 aprile, quando predilige farsi ritrarre sotto motti fascisti se non con la scritta “W l’Italia fascista” come ha ha fatto tre giorni fa; l’altra è intorno al 22 ottobre quando organizza, insieme ad un nutrito gruppo di nostalgici del posto, il tradizionale tour a Predappio. Per il resto fa il caogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio comunale di Pontinia, appunto, e l’assistente politico in Regione Lazio. Il giorno della festa della Liberazione dal nazifascismo ha postato sul suo profilo social la foto del Comune con questa frase in voga nel Ventennio e coniata dal duce in persona: “E’ l’aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende e il vomere e la lama sono entrambi d’acciaio temprato come la fede dei nostri cuori”; con la chiosa: “Buongiorno alla Pontinia sana”. Non bastava. E così nelle stories ha messo la sua foto e un cartello sullo sfondo con questa scritta “W l’Italia fascista”. Andrea Fabbri non ha mai nascosto di essere un nostalgico del fascismo e anche nella giornata del 25 Aprile si è platealmente dissociato dal senso della festa nazionale. Nel suo partito non se ne preoccuoano o non se ne curano. Gli altri partiti, soprattutto in ambito locale, non si scandalizzano più, perché “tanto si a che Latina è il feudo della destra”. E via così. Ma questo consigliere dell’Italia profonda, periferica, rurale, è la cartina di tornasole di quanto sia complicato per una certa frangia politica dichiararsi antifascisti nel 2024.
Intanto in una nota, resa pubblica subito dopo il post del consigliere, l’amministrazione comunale di Pontinia “prende le distanze da quanto manifestato il 25 aprile da esponenti locali di Fratelli d’Italia. La nostra Comunità si identifica – si legge nel documento – pienamente nei valori della Liberazione, della nostra Repubblica Democratica e Antifascista. Come espresso dal Sindaco Eligio Tombolillo in occasione del discorso celebrativo del 25 aprile, i Partigiani della Resistenza esprimevano credo politici diversi ma uniti nella lotta alla dittatura fascista. Oggi come allora, i cittadini di Pontinia rappresentano sensibilità diverse, ma respingono fermamente qualsiasi narrazione e rappresentazione nostalgica e reazionaria del nostro Comune. Condanniamo con forza ogni nostalgia intrisa di retorica di un passato nefasto. Quella di Pontinia è una realtà dinamica e in continua crescita, che ricorda il passato attraverso la Storia, ma che è proiettata con fiducia ed apertura al futuro.”