Se la musica è riscatto, allora l’appuntamento di sabato 13 aprile in una chiesa simbolo della provincia di Caserta è qualcosa di più e di diverso da un concerto dell’apprezzato Ambrogio Sparagna e del gruppo che lo accompagna. Infatti è il «Canto delle creature per don Peppe» a 30 anni dal martirio di don Peppe Diana deciso dal clan dei casalesi e divenuto il punto di non ritorno di una parabola discendente che, a quel punto, a cominciato a risalire nella coscienza collettiva.
Partendo dall’esempio del Cantico delle creature, che trovò in Francesco d’Assisi un grande interprete e poeta, di cui nel 2024 si celebra l’ottocentenario della composizione, la tradizione sacra popolare ha accolto nel suo ampio repertorio musicale una serie di componimenti che descrivono la bellezza e la grandezza del Creato. Sono canti che hanno accompagnato per secoli la vita di tante comunità radicandosi profondamente nella storia sociale del nostro Paese. In questo Concerto-preghiera il Mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo è accostato al martirio di don Peppe Diana mediante l’impiego di laude e canti popolari che descrivono i momenti salienti della Passione, come il dolore di Maria nel vedere il Figlio crocifisso, e composizioni originali che narrano le ultime ore della vita di don Diana. Un racconto sonoro appassionato, mistico e popolare, in cui la testimonianza della fede straordinaria nel Mistero evangelico, che ha condotto al sacrificio e al martirio don Diana, genera la trama e lo svolgimento di una narrazione musicale intensa e drammatica. Una composizione ispirata, che si avvale anche della collaborazione di Salvatore Cuoci, Raffaele Sardo e Salvatore Nappa , che ci trasporta in un viaggio verso la ricerca del profondo valore dell’esistenza umana, sostenuti dalla speranza che al più presto arrivi finalmente la Primavera di Pace. Il concerto si terrà quindi sabato (alle 20) nel Chiostro del Santuario della Madonna di Briano a Villa di Briano (Caserta). Il Canto delle Creature per don Peppe nasce da un progetto originale di Ambrogio Sparagna, con i Solisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, ossia Gianni Aversano, voce, chitarra, Clara Graziano, voce, organetto, Raffaello Simeoni, voce, fiati popolari, Erasmo Treglia, fiati popolari, violino e ghironda, Alessia Salvucci, tamburelli, Anna Rita Colaianni, voce e direzione Gruppo vocale Polifonia Aurunca, Ambrogio Sparagna, voce, organetto e direzione musicale.