È stata una mattinata intensa e per molti versi indimenticabile quella di stamattina al Liceo Tito Lucrezio Caro, il liceo dove ha studiato Ilaria Alpi.
Studentesse e studenti con lo sguardo attento e orgoglioso di chi sa che sta facendo una cosa importante e i risultati di tanto lavoro si vedono sulle pagine del giornale scolastico, il Lucreziano, dove c’è uno speciale dedicato a Ilaria.
Ha fatto gli onori di casa Beppe Giulietti che ha coordinato gli interventi ricordando l’importanza della campagna #noinonarchiviamo, l’importanza della memoria, della lotta per la verità e la giustizia.
Presenti anche le associazioni di giornalisti come Fnsi e UsigRai, Amnesty Italia con il portavoce Riccardo Noury, Libera contro le mafie con un tuonante Don Luigi Ciotti.
Federica Sciarelli ha invitato gli studenti a raccogliere il testimone di Ilaria in qualsiasi professione decideranno di cimentarsi. Ha ricordato di come l’inchiesta della sua trasmissione “Chi l’ha visto?”, quando Chiara Cazzaniga scovò il super testimone (falso) ha consentito di aprire il processo di revisione a carico di Hashi un giovane somalo che scontò da innocente 17 anni.
Lucia Goracci ha ricordato una lezione di Ilaria “le vittime sono vittime anche quando non ci assomigliano”
Ilaria, ispiratrice, capace di calarsi completamente e camminare su terre lontane, con uno sguardo sempre all’altezza dei popoli che raccontava. Popoli che non perdeva mai di vista perché quando c’è una guerra, sotto le bombe c’è il popolo. E il giornalismo deve ricordarlo sempre, non può declinare la professione secondo le scelte dei governi.
Vittorio Di Trapani, segretario Fnsi, ha ricordato agli studenti i loro diritti di cittadini: non fatevi dire che siete il futuro, voi siete il presente.
Ha raccontato Di Trapani di come un inviato Rai nelle scorse ore, tentando di entrare in Somalia, sia stato diffidato con la minaccia di “fare la fine della tua collega”. Aspettiamo che il governo reagisca a questo garve atto intimidatorio.
Roberto natale ha ricordato l’intervento del Presidente Sergio Mattarella sulla scorta delle interlocuzioni con Mariangela Gritta Grainer, portavoce della comunità #noinonarchiviamo.
Una commossa Gritta Grainer ha lanciato l’idea – prontamente raccolta dalla dirigente scolastica Anna Proietti – di creare una rete fra gli istituti che hanno dedicato aule o progetti a Ilaria Alpi.
E don Ciotti ha chiuso la prima parte di interventi, con la sua passione e la sua forza ha ricordato di come la maggior parte delle vittime di mafia restino senza verità e giustizia, di come i loro famigliari vivano inascoltati e rassegnati. Domani quei familiari apriranno il corteo di Libera che si muoverà dall’Esquilino per arrivare al Circo Massimo. Ci sono verità che camminano per le strade, libere e intoccabili, sta a noi continuare a chiedere che vengano svelate.
Nell’aula magna è stato poi svelato lo stupendo murale di Alessandra Chicarella: la stella dedicata a Ilaria che emana la luce della verità, con la potenza dei colori intorno e i volti di Ilaria e Miran resi ormai iconici dall’artista pontina.
Sulle pareti del corridoio una mostra fotografica bellissima, curata da Fabio D’Achille con la Fondazione Murialdi.
Intorno ragazze e ragazzi impegnati in letture, in interviste per il loro giornale scolastico e la loro radio, preparati, attenti, portatori di grandi speranze.