Non avrò le ali d’un gabbiano, forse, ma volerò lo stesso.*
Mario Paciolla nasce il 28 marzo 1987 a Napoli. Ha un animo sensibile, non sopporta le ingiustizie. Diventa cooperante, giornalista, attivista e volontario italiano. Nel 2016, Mario si trasferisce in Colombia come volontario per una Ong e dopo un paio d’anni inizia la collaborazione con le Nazioni Unite come osservatore per monitorare gli accordi di pace tra il governo colombiano e un gruppo armato.
L’11 luglio 2020 telefona preoccupato ai genitori e racconta di aver discusso con i suoi superiori. La notte del 14 luglio chiede a sua madre di aiutarlo a comprare i biglietti per l’Italia. Il giorno dopo il suo corpo viene trovato con un cappio al collo e dei tagli sui polsi. L’appartamento viene ripulito con la candeggina e alcuni indumenti vengono gettati via.
La morte di Mario viene classificata come suicidio dopo un‘autopsia fatta da un medico delle Nazioni Unite in assenza di un legale. L’ipotesi non convince famiglia e amici. Il caso si chiude quasi subito in Colombia, ma la Procura di Roma apre un’indagine contro ignoti per omicidio.
Dopo anni di indagini e depistaggi, Anna Motta e Pino Paciolla, genitori di Mario, non si sono arresi e continuano a chiedere verità e giustizia.
In occasione del compleanno di Mario, vogliamo sentirci ancora più vicini ad Anna Motta e Pino Paciolla: Invia il tuo messaggio di solidarietà alla famiglia, glielo consegneremo di persona a Napoli il 28 marzo: https://www.amnesty.it/una-
*tratto da una poesia di Mario Paciolla