Controcorrente Lazio “esprime tutta la propria solidarietà alla redazione del quotidiano Domani che ha visto il pool dei giornalisti investigativi finire, quasi al completo, sotto inchiesta. Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Stefano Vergine sono indagati dalla Procura di Perugia, di fatto per aver svolto il proprio lavoro, ossia divulgare fatti”.
“Non intendiamo entrare nel merito dei dettagli giuridici dell’inchiesta che non ci competono ma denunciamo il clima generale mirato a limitare la libertà di stampa e il diritto dei cittadini ad essere informati. – si legge nella nota diffusa in queste ore da Controcorrente – L’episodio è comunque simbolico di un clima sempre più cupo che avvolge il giornalismo italiano: dalle leggi bavaglio che impediscono ai media di riportare le ordinanze di arresto alle querele sistemiche di membri del governo contro la stampa non allineata; dall’acquisizione dei tabulati telefonici ordinati dalla procura di Roma sui cellulari di giornalisti di Report (per individuare le fonti dello scoop dell’incontro tra Matteo Renzi e la spia Marco Mancini) fino all’intercettazione dei reporter da parte dei pm che indagavano sulle ong. Saremo al fianco dei colleghi e del cdr del Domani nelle iniziative che decideranno di intraprendere”.
(Nella foto il Procuratore di Perugia, Raffaele Cantone)