Il prossimo 15 maggio saranno due anni dalla morte di Pierluigi Di Piazza, prete carnico che ha saputo fare del “non girarsi dall’altra parte” e de “il mio unico nemico è l’indifferenza” uno stile di vita attento ai poveri e ai piccoli della storia. È stato lui a fondare poco più di trent’anni fa, a Zugliano, alle porte di Udine, il Centro di Accoglienza e di promozione culturale “Ernesto Balducci”, che continua ad accogliere migranti e richiedenti asilo, attualmente 50: 25 provenienti dall’Ucraina, in accordo con la Prefettura e il Comune di Udine, gli altri 25 provenienti dalle Rotte balcanica e mediterranea o attraverso i Corridoi umanitari (Benin, Afghanistan, Siria, Iraq, Camerun, Guinea Equatoriale, Ghana e Pakistan) sostenuti esclusivamente dalla solidarietà di chi crede che un mondo di pace possa partire dalla prossimità e dall’accoglienza.
Per questo motivo nel 2006, su proposta dell’allora preside della Facoltà di Economia, Flavio Pressacco, ricevette dal medesimo Ateneo la laurea honoris causa in Scienze economiche per il suo esser divenuto “imprenditore di solidarietà”.
Ora l’Università di Udine, che lo scorso mese di dicembre aveva già istituito, unitamente alla famiglia, un premio di laurea dedicato ai temi che gli sono stati più cari e che sono stati fonte di ispirazione e d’esempio per tanti (il rispetto della legalità, la parità di genere, l’inclusione sociale, la valorizzazione delle diversità, le politiche di accoglienza dei migranti, le sperequazioni economiche e sociali nei diversi Paesi del mondo, la pace e le non ragioni delle guerre), ha deciso di dedicargli l’aula studio della Biblioteca scientifica e tecnologica del Polo universitario “Rizzi”.
La cerimonia d’intitolazione si terrà martedì 23 aprile, alle ore 11, nell’Auditorium della Biblioteca in via Fausto Schiavi 44, a Udine. L’incontro si aprirà con un breve estratto dal film documentario del 2016 “I volti spirituali del Friuli” del regista Marco D’Agostini, al quale seguiranno i saluti del rettore, Roberto Pinton, e delle autorità.
L’introduzione sarà della professoressa Marina Brollo, autrice della laudatio alla laurea honoris causa, e di Vito Di Piazza, fratello di Pierluigi.
Seguirà il dialogo tra due grandi amici di Pierluigi, Massimo Cacciari e don Luigi Ciotti, moderato dal vice direttore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini.
Questo sarà solo il primo di una serie di sette appuntamenti promossi dal Centro Balducci e dai familiari tra aprile e maggio 2024 — a breve sarà diffuso il calendario completo — per onorare colui che in tanti sentono ancora vivo e presente tra loro per l’eredità che ha lasciato e che viene portato avanti con fedeltà e creatività.