Ilaria Salis resta in carcere in Ungheria. Niente giustizia, niente umanità, niente arresti domiciliari, ancora l’immagine straziante di una donna trascinata in tribunale in catene. Il governo italiano, ci assumiamo la responsabilità di dire ad alta voce ciò che suo padre Roberto preferisce diplomaticamente sussurrare, non sta facendo abbastanza per liberarla. E a questo punto, di fronte a una palese violazione dell’articolo 3 della Costituzione, sarebbe opportuno – ci spiega il signor Salis, deluso e arrabbiato – che intervenisse il presidente Mattarella. Perché Ilaria non può essere ostaggio delle opposte propagande, non può essere utilizzata come oggetto di scambio all’interno di giochi politici che non tengono conto della dignità della persona, non può continuare a subire in solitudine questo martirio.
Roberto Salis, ancora una volta, ci parla a cuore aperto. La battaglia continua, e noi restiamo al suo fianco.
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