Non ne posso più degli ”agitati” Santoro e Cacciari. Brave persone, per carità; anche latori di spunti interessanti, ma sempre concitati in sfoghi sopra le righe, tipici di chi si sente detentore della verità e si dispera perché gli altri che non gliela riconoscano. Il narcisismo di questi proclamatori affatica il confronto delle idee e indispone all’ascolto.
Così quando vedo tra gli ospiti di Otto e mezzo l’ex sindaco di Venezia, rinuncio; quando a Di Martedì Floris inizia a intervistare Santoro, mi vado a lavare i denti. Mentre non mi perdo un intervento del pacato e netto Bersani, dell’arguto e ironico Augias, dello spigoloso e lucido Travaglio, della sottile e graffiante Lella Costa, del compassato e chirurgico Caracciolo. Scusate lo sfogo.
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