Sono molto contento di come sia andata questa esperienza , è stato davvero incredibile in questi mesi parlare a migliaia di persone della mia storia in tutto il mondo ma soprattutto dare voce ai tanti che non ce l’hanno.
Ringrazio Matteo Garrone, Rai cinema e la produzione per avermi fatto sentire parte di una grande famiglia.
Io Capitano è un film che in questi mesi hanno visto tante persone, soprattutto studenti suscitando rabbia per le ingiustizie a cui sono sottoposti i migranti e al tempo stesso speranza.
Siamo andati in giro per l’Italia e per il mondo per raccontare il diritto di partire, il diritto di migrare di essere accolti e di poter restare.
Ieri mentre aspettavamo la premiazione nella mia città , Caserta, si sono svolti gli Oscar della solidarietà, un’iniziativa che ho seguito con il cuore e che mi rende orgoglioso di far parte di una comunità solidale e antirazzista. Una città che però senza l’accoglienza del Sai e senza la casa del Sociale nell’ex ONMI non potrebbe essere la città da Oscar che sogno.
Il premio è andato ad un film “La zona di interesse” che pone al centro il dramma dell’olocausto che abbiamo il dovere di ricordare e mantenere vivo nella nostra memoria collettiva. Ma è anche un film che ci parla della banalità del male, e di come noi essere umani riusciamo a convivere con le ingiustizie senza fare nulla per cambiare le cose. La nostra Zona di interesse quotidiana oggi ci fa giare dall’altra parte davanti a più di 28 mila morti nel Mediterraneo, davanti ai bambini massacrati in Palestina e davanti a tutti i conflitti oggi in atto nel mondo.
Per me abbiamo vinto se continueremo a denunciare la guerra, l’ingiustizia delle leggi sull’immigrazione ed a rendere la nostre città solidali e inclusive.
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