Erano diverse migliaia i manifestanti che hanno partecipato alla manifestazione per chiedere il “Cessate il fuoco” che si è tenuta a Roma. Il corteo, partito da piazza della Repubblica ed arrivato ai fori imperiali, è stato organizzato dalla coalizione AssisiPaceGiusta ed ha visto l’adesione di moltissime associazioni, tra cui Articolo 21 da sempre impegnata per promuovere la Pace e il rispetto dei diritti umani. Ma questa volta è scesa in piazza anche per chiedere che ciò che si sta consumando a Gaza possa (debba) essere raccontato e che si ponga fine al buio che copre questa guerra.
Per Elisa Marincola, portavoce nazionale di Articolo 21 la nostra associazione “poteva mancare alla manifestazione, perché chiedere il ‘cessate fuoco’ è un diritto umano, civile ma esserci è stato altresì un modo per chiedere che la tragedia che si sta consumando a Gaza sia illuminata”
“Siamo qui non solo per chiedere il ‘cessate il fuoco’ ma anche per dire che deve cessare il buio. – ha detto Giuseppe Giulietti, coordinatore dei presidi di Articolo 21 – Ci sono decine di organizzazioni di giornalisti che chiedono di entrare e viene loro impedito. Evidentemente il massacro deve avvenire al buio, invece è inaccettabile. E’ ora che l’informazione entri a Gaza”.
Per Riccardo Cucchi partecipare alla manifestazione di Roma è stato “un modo per per dire n o alla guerra, no al massacro di Gaza e soprattutto sì al rispetto dei diritti umani perché nel mondo ci sono troppe guerre, ben 52”.
“Centinaia di camion fermi con aiuti umanitari fuori dalla striscia di Gaza è un’immagine inaccettabile, questo è accanimento contro un popolo, non si può andare avanti così; lo Stato israeliano si sta bruciando tutta la credibilità che si era costruita”, ha dichiarato Mara Filippi Morrione.