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Articolo21 tra gli oltre 80 firmatari della lettera in sostegno dei giornalisti a Gaza: “I giornalisti sono civili protetti dal diritto internazionale”

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(Parigi). Articolo21 è tra gli oltre ottanta firmatari – tra media, agenzia stampa, televisioni, riviste, radio e magazine internazionali – della lettera aperta in cui il mondo dei media globale si stringe attorno ai giornalisti palestinesi che coprono il conflitto di Gaza. Professionisti dell’informazione che oggi sono vittime di bombardamenti, uccisioni mirate, distruzione dei loro uffici, bavagli di vario tipo nel corso di quella che puo’ essere considerata la più grande opera di censura della stampa indipendente mai ordita da uno stato in guerra. La lettera, coordinata dal Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) con il sostegno della World Association of News Publishers (WAN-IFRA), vuole inviare un segnale forte al potere politico e all’opinione pubblica e contemporaneamente offrire un sostegno ai colleghi che fanno informazione a Gaza, in uno contesto considerato come il più letale per i giornalisti mai documentato.

“Per quasi cinque mesi, si legge nella lettera aperta, i giornalisti e gli operatori dei media di Gaza – la maggior parte dei quali costituiscono l’unica fonte di informazione sul campo all’interno del territorio palestinese – hanno lavorato in condizioni senza precedenti. (…) Questi giornalisti – su cui i media internazionali e la comunità internazionale fanno affidamento per ottenere informazioni sulla situazione a Gaza – continuano a raccontare nonostante i gravi rischi personali. Continuano nonostante la perdita di familiari, amici e colleghi, la distruzione di case e uffici, lo sfollamento costante, i blackout delle comunicazioni e la carenza di cibo e carburante. I giornalisti sono civili e le autorità israeliane devono proteggere i giornalisti come non combattenti rispettando il diritto internazionale. I responsabili di eventuali violazioni di questa protezione di lunga data devono essere chiamati a risponderne. Gli attacchi ai giornalisti sono anche attacchi alla verità. Ci impegniamo a sostenere la sicurezza dei giornalisti a Gaza, che è fondamentale per la protezione della libertà di stampa ovunque”.

Intanto non si ferma la mattanza di giornalisti a Gaza. Secondo la Federazione Internazionale dei giornalisti (IFJ), dall’inizio delle operazioni il 7 ottobre scorso almeno 104 giornalisti sono stati uccisi nel corso del conflitto tra Israele e Gaza. La maggior parte di essi (97) sono giornalisti palestinesi uccisi dall’esercito israeliano nel corso di bomdardamenti massicci in cui vengono uccisi anche i propri familiari.  Inoltre, secondo il CPJ, 16 giornalisti risultano feriti, 4 giornalisti sono dichiarati dispersi e ben 25 giornalisti sono stati arrestati.

Fermiamo il massacro.


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