BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Torna domani il 42° Corteo di Carnevale di Scampia del Gridas: con il tema “CORSI e RICORSI – Passato scordato Futuro negato ovverossia Memoria salvata Umanità ritrovata”

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Torna  domani (domenica 12 febbraio) a Scampia il consueto Corteo di Carnevale, promosso dal GRIDAS – gruppo risveglio dal sonno, sin dal 1983 e, cresciuto nel tempo di pari passo con l’aumentare delle realtà attive sul territorio e delle connessioni attivate da ciascuna, iche confluiscono in un appuntamento ormai fisso di un percorso quotidiano comune.

Tema proposto per quest’anno: “CORSI e RICORSI – Passato scordato Futuro negato ovverossia Memoria salvata Umanità ritrovata” che verrà declinato da ciascun gruppo partecipante secondo le proprie peculiarità e specificità.
Il 42° Corteo di Carnevale di Scampia partirà alle ore 10:00 dal centro sociale di via Monte Rosa 90/b, dopo l’esibizione dell’Orchestra giovanile Musica libera Tutti (prevista alle ore 9:30).

In circa un mese di laboratori svolti nelle sedi delle varie realtà aderenti, sono stati costruiti carri e maschere con materiali di risulta che percorreranno vie e spazi del quartiere riappropriandosene e rivendicando le proprie richieste per un mondo migliore, imparando e non ripetendo gli errori del passato.

“Il corteo sarà aperto dal carro – raccontano gli organizzatori –  divenuto un totem storico, della “Rosa dei Venti” che, di anno in anno, prende il nome e il titolo del carnevale e indica il cammino collettivo con nomi e valori che portiamo con noi e che ci guidano nel tempo, come  punti cardinali”.
A seguire il Frente Murguero Italiano, che ogni anno si accresce e richiama a Scampia murgas da tutta Italia e che detta il ritmo e il passo al resto del corteo.

Nei laboratori tenuti dal GRIDAS presso la propria sede, insieme al Circolo Legambiente “La Gru” di Scampia, il tema ha preso le sembianze di un grande cervello caratterizzato dai due emisferi che, a seconda che si elaborino o meno gli avvenimenti storici che hanno segnato l’Italia e il resto del pianeta, perpetua gli stessi errori; oppure ne trae spunti propositivi per costruire un destino migliore per l’intero pianeta e per chi lo abita. Due occhi, uno dormiente e uno che “vede la Pace”, rafforzano la dualità dell’approccio e del senso del fare tesoro o meno della “memoria storica”, danon perdere.

In questi tempi di deroghe e vite sospese, al posto dell’insetto si è scelto di rappresentare il Ragno(che insetto non è, bensì aracnide), ma che raffigura comunque quella microfauna calpestata nei diritti minimi di sopravvivenza da esseri che si ergono a “superiori”. Il ragno, inoltre, vive la vita sospeso a un filo che elabora egli stesso e con il quale intesse reti, nelle quali trova salvezza e sussistenza sconfiggendo anche i predatori.

Il ragno realizzato è un ragno ballerino (Pholcus phalangioides) che, se disturbato, si muove in modo ritmico: un ballo, o un approccio gioioso e ironico come è il carnevale, può porre fine alle ostilità in modo creativo e comunitario.

“Il ragno è alloggiato sulla Gru – raccontano ancora quelli del Gridas –  che dal 2011 porta in corteo quei movimenti dal basso, che difendono i territori, appunto le reti di persone che si prendono cura del prossimo e dell’ecosistema, di cui siamo parte e cui ci ostiniamo a dare voce”. E la stessa Gru è caratterizzata, nell’allestimento di quest’anno, propio da un ragnetto che recita “Siamo sospesi alla gru 2024”, alludendo anche alla sospensiva alla sentenza di sgombero ricevuta dal GRIDAS di cui si attendel’esito del ricorso (udienza il 5 marzo prossimo rinviata a novembre 2024).

Sulla Gru si aggiunge alle altre, quest’anno, la bandiera della Rete Pangea, che, partita da un progetto autogestito di riqualificazione urbana e sociale a Scampia, si è allargata a dismisura accogliendo ciascuna realtà che se ne senta parte, come gli amici dell’associazione Nagasaki- Brescia Kaki Tree for Europe che tornano costantemente a trovarci, anche in versione Paciclisti, creando connessioni attorno alla piantumazione di alberi simbolo di resistenza alla violenza e di opposizione al nucleare, in tutte le sue forme. Ad accompagnare la Gru anche il gruppo di

Legambiente impegnato nella promozione delle comunità energetiche e trasformato esso stesso in persone/pannelli fotovoltaici da contrapporre all’uso di petrolio e carbone.

Il carro realizzato presso gli spazi di Chikù e del MOSS – Ecomuseo Diffuso di Scampia dalla cooperativa era, dal CDR “Gatta Blu” e dall’associazione “Chi rom e…chi no” è ispirato alla storia di “Alice nel Paese delle Meraviglie” con una Regina di cuori-Potere sovrano dalle carte truccate per guidare un gioco di abusi e soprusi. Ai fianchi un Cappellaio Matto, in un tempo impazzito, propone la possibilità di ricostruire il ritmo di una dimensione umana, e la Nostra Alice, che simboleggia la curiosità, il superamento dei limiti, la consapevolezza, il viaggio di crescita per coltivare e diffondere SEMI di giustizia, di pace, di solidarietà sotto forma di carte di un nuovo gioco che lasciano alle spalle i simboli del vecchio e, attraverso l’espressione dei loro colori, segni e desideri, lo trasformano in nuova energia e rinnovato protagonismo. Al centro l’Orologio che indica l’urgenza del TEMPO… la sveglia che impone un cambiamento: è ora di riprendere il gioco nelle nostre mani. Il carro è dedicato alla piccola Michelle, morta nel campo rom di Giugliano, vittima innocente dell’abbandono e della discriminazione razziale. Al seguito anche un serpentaccio sopraffatto da un girotondo e da giochi festosi realizzato con i bambini dell’I.C. “Eugenio Montale” di Scampia.

Come di consueto, l’associazione Dream Team – Donne in Rete con il Centro Antiviolenza Dream Team Donne in Rete, il Presidio Territoriale LIBERA Scampia “Antonio Landieri”, la squadra di calcio femminile DreamTeam ArciScampia, aderisce e partecipa al corteo con uno slogan e delle apposite acconciature: quest’anno il loro grido sarà “È il momento di svegliarci, abbiamo già dormito troppo” e il simbolo un nastro di Möbius tagliato, per interrompere il circolo vizioso delle violenze di genere, un problema radicato e culturale che riguarda tutti e chiama ciascuno a fare la propria parte per riconoscere e fermare la violenza prima che accada. Per usare le parole di Michela Murgia: “Le canterò una ninna nanna per stare sveglia, una ninna nanna per non chiudere gli occhi, perché abbiamo già dormito tanto e troppo, mentre altri plasmavano i nostri sogni in incubi di realtà”.

Sul carro dello storico ARCI Scampia i ragazzi della scuola calcio si rincorrono nel tempo 1986- 2024.

Dopo la prima, posizionata a dicembre in viale della Resistenza, una seconda “Little Free Library” sarà posizionata a Scampia, al termine del corteo di Carnevale, nei pressi della piazza e del Centro Territoriale Mammut, altra “potente” e storica realtà sempre presente nel quartiere e al corteo, cui sarà affidata. La nuova libreria sarà sul carro realizzato dalla cooperativa “L’uomo e il Legno” e dall’Associazione AQuAS – Biblioteca “Le Nuvole” a rappresentare un simbolo e presidio di cultura e resistenza che sia un sogno da inseguire, e realizzare. Ad accompagnare il carro, le pettorine-sveglia realizzate dei giovani dell’educativa territoriale “La voce dei Luoghi” simbolo di un risveglio di coscienze auspicato e che si cerca ogni giorno di coltivare. Come diceva Magritte: “I sogni non vogliono farvi dormire, al contrario, vogliono svegliare”. Che la piccola libreria e le giovani sveglie di Scampia siano da monito per una piazza che merita di essere luogo di risveglio e non di abbandono. Svegliamoci insieme nel nostro grande sogno condiviso!

Anche per quest’anno il Centro Zenit ha declinato il tema proposto corredando il proprio carro, incentrato su una giostra di carte rivisitate con personaggi portatori di diverse abilità che ruotano attorno all’ignoranza artificiale, con una filastrocca: “Vota e gira, gira e vota / Che vulimmo nuje stavota? / Nu’ poc’ e crianza / N’aiuto e sustanza, / ‘Ca ce porta luntano a sta’ paranza. / Nun ce vo’ l’intelligenza artificiale / Pe cagna’ a capa a chi se crede d’essere “normale”, / A nuje nun ce piace o’ munno accussi’ / Io nun me joco a vita mia, / acale l’asso, o’ re e a ciorta mia!”.

“L’Albero delle storie” porterà in corteo un albero di cartapesta realizzato con i bambini del quartiere che frequentano le attività dell’associazione.

L’associazione “Arrevutammoce” della cooperativa sociale Occhi Aperti – CasArcobaleno, gemellata con l’associazione Black and White di Castel Volturno, porterà insieme al corteo bimbi rom del campo di Scampia e bimbi africani del Destra Volturno, entrambi esclusi dai “documenti”, ma tutti vivi e coloratissimi.

Il carro dell’Educativa “Raggio di sole” contrappone passato e futuro incentrandosi sulle migrazioni causate da guerre, con un Masaniello che taglia le catene del passato spronando un futuro diverso in cui tutti siano liberi e uguali, indipendentemente dalla loro origine.

Dietro lo striscione dell’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, dedicato a Sergio Denza, con (R)esistenza anticamorra, l’ATS “Offiicine Sociali” e il Fondo Rustico “Amato Lamberti”, tornano a Scampia i DescargaLab e i ragazzi di Libera Masseria di Milano.

Il gruppo “Free Assange Napoli” con le sagome dei “fetentoni” che già lo scorso anno presenziarono al Carnevale Sociale di Montesanto e la richiesta di non estradizione di Julian Assange, in vista del DayX del 20 febbraio (presidio ore 17:00 al consolato americano di Napoli come in altre città del mondo), rivendicazione della libertà di informazione estesa a tutti i giornalisti, vittime mirate di assassinii a Gaza, come nelle altre guerre che insanguinano il pianeta.

Una delegazione dal Quartiere Lido Tre Archi (Fermo), in procinto di organizzare la prima Parata Sociale di quartiere per sabato 25 febbraio, tornerà a Scampia per uno scambio e confonto creativi.

E ancora: i cartelli e le pettorine del gruppo scout Agesci – Napoli 14 dedicati agli obiettivi dell’Agenda 2030 e delle riflessioni scaturite sulla necessità di dover lavorare ancora molto per raggiungerli; i ragazzi e gli operatori della cooperativa sociale “Irene ’95”; il Coordinamento Periferie Unite; Pasquale Dragon e l’A.S.D. “Universal Center” di Scampia; la compagnia “Delirio Creativo”; rappresentanze dei vari Carnevali Sociali della Città Metropolitana di Napoli; l’associazione “Spicco il Volo” che assiste famiglie di bambini e ragazzi affetti dal disturbo dello spettro autistico, anche attraverso la musica intesa come strumento soaiale inclusivo; le performances del gruppo “Clean clean skateboard accademy”; le trovate e i travestimenti dell’associazione “Claudio Miccoli”; il bandierone della Pace della Comunità del Cassano e dell’associazione “Scuola di Pace”; Città della Cura; il “Loggiato al limone” di Sant’Arpino; la “flotta” di barche per rappresentare la civil fleet e cartelli di denuncia sul decreto Piantedosi e sugli accordi con l’Albania della Mediterranea Saving Humans edt; una traccia arancione di stelle filanti del gruppo di Napoli di “Ultima Generazione” lascerà messaggi di azione e richieste contro il collasso climatico … e tanto tanto altro ancora.

A chiusura del corteo, come sempre, San Ghetto Martire, Santo Protettore delle Periferie, santo di cartapesta con la Santa Sede Sotto Sfratto che dal 2005 ironizza sui paradossi dell’approccioistituzionale alle problematiche delle periferie e “zio” di Soccàvola, Santa irriverente del CarnevaleSociale di Soccavo che non se la passa meglio!

Il tutto scandito dai ritmi del Frente Murguero italiano che caratterizzano il Corteo di Carnevale diScampia dal 2007 insieme alle storiche parodie del GRIDAS, sempre attuali, cui si aggiungequest’anno ”Fuoco di carnevale”, realizzata a più mani per il Carnevale Sociale della CittàMetropolitana di Napoli e poi la FONC – Fanfara Obbligatoria Non Convenzionale in trasferta e in versione “Foncbusters” per scacciare metaforicamente a colpi di ancia e pistone gli spiriti maligniche dal passato si ostinano ad affollare il nostro presente.

Il corteo, di anno in anno più corposo, avrà il valido supporto della TDB Italia – Protezione civile e degli scout dell’Agesci Zona Napoli che coadiuveranno i vigili lungo il percorso.

Quest’anno la conclusione del corteo sarà in Piazza “Giovanni Paolo II”, per noi ‘a Piazza, che dasempre sogniamo diversa e arredata affinché sia luogo vivo di aggregazione e costruzione direlazioni quotidiane e non solo considerata luogo di grandi eventi sporadici. Lo smantellamentoallegorico dei carri, con il rito catartico che distrugge i simboli negativi per far trionfare le propostepositive che danzano in libertà, auspica anche un’apertura del cancello, perennemente chiuso, delParco “Ciro Esposito”: un polmone verde del quartiere che da anni chiediamo sia restituito all’usoquotidiano di ogni abitante e arricchisca di senso l’intera piazza.


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