Se un Open day diventa opportunità di sapere e arte attraverso storia della musica e del cinema

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Iscriversi all’ università, iniziare a lavorare o prendersi un anno sabatico? Dal recente Rapporto stilato dall’Agenzia per la valutazione delle Università  si registra un calo considerevole di studenti che decidono di intraprendere gli studi universitari e investire anni in formazione piuttosto che impiegarsi appena possibile.  Per queste ragioni, consapevoli del ruolo che gli atenei e, più in particolare, quelli telematici possono giocare per arginare questo fenomeno, l’ Università Telematica Internazionale Uninettuno gioca d’anticipo e avvia già da subito un percorso di orientamento per gli studenti delle ultime classi degli istituti superiori ma anche per i più adulti affinché si rendano conto delle possibilità e delle occasioni di crescita che le strutture universitarie di eccellenza possono offrire. L’ open day della facoltà di Scienze della Comunicazione è stata una giornata pensata per far conoscere la storia, la visione e la missione che l’ ateneo ha in cantiere, rivolgendosi a quei giovani studenti di talento che potrebbero nutrire un interesse per il sistema della formazione offerta da questa istituzione universitaria.
“Uno degli assiomi fondamentali della pragmatica della comunicazione è che e non si può vivere senza comunicare; persino il silenzio è una forma di comunicazione e soprattutto
non si dice mai ciò che si dice ma si dice sempre e solo ciò che l’ altro comprende. In questo senso, comunicazione e advertising sono strategie imprescindibili della nostra epoca” spiega il prof Dario Viganò, preside di Facoltà.

Linguaggi scritti, visivi e sensoriali delle aree e degli spazi museali sono il focus del corso su arte e tecnologia della profssa Villari mentre il prof Gargano cura il corso di semiotica e di
Semiotica dei media, per comprendere come viene replicato il mondo e come si risemantizzano percorsi nuovi su tracciati pregressi, come nel caso delle installazioni di videowall e infosfere nei nostri centri storici.

Un’ intera sessione della facoltà è dedicata al Cinema, la settima arte di cui vantiamo una lunga tradizione di artisti. Ai corsi curricolari come quello di visual storytelling si aggiunge il
Centro di ricerca dell’ audiovisivo MAC, coordinato da Andrea Pepe, che ha restaurato la pellicola La porta del cielo di Vittorio De Sica del 1944, e il Corso di alta formazione Mestieri del Cinema sotto la direzione dell’ attore e regista Ignazio Oliva.
Una menzione speciale per il Master in giornalismo di Uninettuno che quest’ anno offre a studentesse e studenti la lectio magistralis di Enrico Mentana, per accendere curiosità e sguardo critico sul mondo.


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