Un operaio come tanti, Lino Parra, nei giorni immediatamente successivi alla morte di Luana D’Orazio, avvenuta a Prato il 3 maggio del 2021, partecipa al sit in di protesta che si tiene davanti ai cancelli della fabbrica Sevel di Atessa, in Abruzzo. L’aria era piuttosto tesa perché il motivo della manifestazione era la richiesta di maggiore sicurezza in quello stabilimento. Il sit in era presidiato dalla polizia, Lino Parra era uno dei sindacalisti più arrabbiati. Non ci sono scontri ma i toni si alzano. Alla fine della manifestazione un poliziotto di quelli del cordone di sicurezza afferma di aver sentito dire al megafono da Parra questa frase: “Voi della Polizia siete la morte degli operai! Perché non andate a indagare su chi ha ammazzato Luana a Prato? La Polizia ammazza gli operai. Voi siete contro gli operai”. Il resoconto diventerà poi oggetto di una informativa alla Procura di Lanciano che procederà contro l’operaio per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Il primo marzo il processo a carico di Parra riprende davanti al Tribunale di Lanciano e i sindacati di base, come nell’udienza precedente, stanno organizzando un presidio, la scorta mediatica e sociale all’imputato che, non ha negato di aver detto quella frase. Si punta a scandagliare il senso di quella affermazione. E a mantenere alta l’attenzione sul procedimento specifico che potrebbe diventare la cartina di tornasole di uno scontro sottotraccia tra le manifestazioni di pensiero e di dissenso e l’effetto che esse possono avere. La storia si inserisce in un contesto più ampio e complicato. L’udienza del primo marzo arriva ad una settimana esatta dalla manganellate della polizia contro gli studenti a Pisa e mentre i lavoratori continuano a morire. Gli operai e i sindacati chiedono che i dati sulla sicurezza e sugli infortuni portino ad una reale e maggiore tutela ma, soprattutto, che si ponga fine alla riduzione al minimo di protezioni ed orari in favore del massimo profitto, tassello che è alla base degli incidenti mortali sul lavoro. Operai da tutta Italia raggiungeranno Lanciano per un sit in pacifico ma altamente simbolico; la rete dei sindacati di base sta raccogliendo fondi per pagare il viaggio ai lavoratori che si spostano per questa causa. Non era prevedibile né scontato. E’ una storia minore nell’Italia dai molti guai, si snoda molto fuori dai riflettori. Eppure conta e offre il senso di questo tempo.
(Nella foto un’immagine dell’ultimo incidente sul lavoro, avvenuto a Firenze)