Domani, domenica 4 febbraio, a mezzogiorno, volontari della Comunità Sant’Egidio e senza fissa dimora ricorderanno, insieme, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, chi ha perso la vita in strada negli ultimi anni. La celebrazione, presieduta da don Vittorio Ianari, è in memoria di Modesta Valenti, la donna che morì 41 anni fa alla stazione Termini perché, essendo sporca, l’ambulanza si rifiutò di portarla in ospedale. Insieme al suo, verranno letti i nomi di alcune tra le tante persone che da allora sono morte nella strada a Roma. In ricordo di ognuna di loro verrà accesa una candela davanti all’icona dipinta in onore di Modesta. Modesta Valenti è diventata il simbolo di tutti i senza fissa dimora. Dalla sua memoria è nato un largo movimento di solidarietà, non solo a Roma ma in Europa e in altri continenti, con numerose persone di ogni età impegnate a portare cibo, bevande calde, sacchi a pelo e coperte a chi è in difficoltà. Ma anche fermandosi ad ascoltare e ad aiutare molti a uscire dalla strada.
Espressione di questo movimento sono le numerose celebrazioni che, oltre a quella di Trastevere, si celebreranno, il giorno stesso e nelle prossime settimane, in diversi quartieri di Roma e in altre città italiane ed europee.