L’apertura della Casa del Sociale “Mamadou Sy” in viale Beneduce a Caserta, presso l’Ex Onmi, subisce una nuova battuta di arresto perché il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica inviato dal Comune di Caserta il 15 novembre alla Regione Campania, erogatrice del finanziamento di € 700.000 per la ristrutturazione dello stabile, contiene una serie di errori e mancanze che la Regione il 6 febbraio scorso ha indicato in una nota.
Siamo a quasi 4 anni dallo stanziamento del finanziamento regionale e, per la seconda volta, la Regione si vede arrivare un Progetto non idoneo a ricevere i fondi. La palla, quindi, torna di nuovo al Comune di Caserta che però fa sapere di non aver ancora corretto il progetto, malgrado gli impegni assunti dal Sindaco Marino e dall’Assessore Marzo a rispondere alla Regione entro 7 giorni.
I tempi lunghissimi di questo iter e le continue mancanze segnalate dalla Regione denotano una scarsa cura rispetto a questo importantissimo processo di innovazione sociale: la Casa del Sociale “Mamadou Sy” sarà infatti il primo immobile di Caserta gestito da una così ampia e variegata rete associativa, funzionale ad offrire servizi gratuiti a centinaia di cittadini in difficoltà. Ad oggi, non c’è quindi un impegno certo rispetto all’arrivo del finanziamento regionale e quindi all’emanazione del bando di gara comunale per avviare poi i lavori di ristrutturazione.
Un altro grave elemento che contribuisce a rallentare questo percorso è la scarsa trasparenza che lo caratterizza: gli allegati del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica del Comune infatti, non solo non sono mai stati pubblicati in albo pretorio ma, dallo scorso novembre, nonostante numerose richieste di accesso agli atti da parte di associazioni e consiglieri comunali, non sono mai stati svelati. Nessuno tra gli assessori, i dirigenti e i funzionari ad oggi interpellati ha mostrato queste carte, fondamentali per capire lo stato dell’arte rispetto alla progettualità comunale e per capire dove insistono questi errori costantemente segnalati dalla Regione.
Questa mancanza di trasparenza è ancora più grave se pensiamo che si rivolge ad associazioni firmatarie del Patto di Collaborazione per l’Amministrazione Condivisa dell’Ex Onmi, siglato proprio col Comune di Caserta, ma di questa condivisione ad oggi c’è veramente poca traccia.
Le associazioni quindi chiedono che si avvii quanto prima un tavolo permanente di confronto, che periodicamente e in modo stringente faccia sedere attorno ad un tavolo tutte le figure coinvolte – assessori, dirigenti e associazioni – per monitorare il buon esito di questo finanziamento prezioso, ottenuto grazie alla determinazione di una città che, dalla chiusura del Canapificio 5 anni fa, si è impegnata per aprire un nuovo spazio sociale.
Senza un attento monitoraggio, però, c’è il rischio che Caserta perda questi soldi e perda una storica opportunità sociale. Proprio per rendere questo processo condiviso e partecipato, abbiamo quindi deciso di lanciare un’iniziativa, domenica 10 marzo. In occasione della consegna degli Oscar, ai quali è candidato anche il film “Io Capitano”, abbiamo proposto all’Amministrazione una mattinata di animazione sociale e culturale da tenersi nel cortile dell’Ex Onmi, un ampio spazio pubblico idoneo e sicuro, che è fondamentale iniziare ad usare intanto che sia pronto l’immobile.
Centro Sociale Ex Canapificio, promotore della rete per la gestione condivisa dell’Ex Onmi, con Abile Mente, Agesci Caserta 2, Agesci Casagiove, Ali della Mente, Arci Caserta, Argo, Auser Caserta Circolo “Teresa Noce”, Caritas Caserta, Caserta Film Lab, Combo Comitato Biblioteca Organizzata, Comitato Città Viva, Comitato per Villa Giaquinto, Comitato Caserta Città di Pace, Comitato Parco degli Aranci, Compagnia della Città, Cittadinanza Attiva Caserta, Kalifoo Ground, Laboratorio Sociale 1000 Piani, Lipu Caserta, Matutae Teatro, Nero e Non Solo, Passamano, RFC Lions, Spazio Donna, Stella del Sud, Solis, Uisp Caserta, WWF Caserta, Zetesis.