Ambasciatore Edward Llewellyn, (mail: ukinitaly@fcdo.gov.uk)
scrivo per chiedere che il Suo Paese non consenta l’estradizione di Julian Assange negli USA, dove rischierebbe come spia oltre 150 anni di reclusione. Quando documenti segreti, ma di pubblico interesse, vengono resi noti da un giornalista, non è spionaggio, ma volontà di aumentare la consapevolezza e il controllo della pubblica opinione. Paradossalmente, questo principio – oggi essiccato – richiama il precedente dei classificati Pentagon Papers sulla guerra in Vietnam, divulgati nel 1971 negli USA da Daniel Ellsberg.
Ambasciatore Edward Llewellyn,
mentre viviamo l’atroce lutto di Andrej Navalny come martire della libertà di pensiero, non possiamo rimanere indifferenti verso chi vuole trasformare Julian Assange in martire della libertà di stampa. Questa contraddizione interroga le nostre coscienze. Pertanto Le chiedo di informare urgentemente il Suo Governo della preoccupazione diffusa nella pubblica opinione italiana sulla sorte di Julian Assange, affinché non autorizzi la sua estradizione.
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