“Sound of freedom” film di Alejandro Monteverde, sui bambini rapiti a scopo sessuale, ha un tema davvero raro nella cinematografia. Molto liberamente ispirato al realmente esistente Tim Ballard, ex agente della Cia e del dipartimento di sicurezza degli Stati Uniti impegnato nella caccia ai pedofili, ha potuto avvalersi per la sceneggiatura di persone che conoscevano il problema.
Il film è diretto dal messicano Alejandro Monteverde, regista capace di toccare il nostro subliminale con un messaggio infantile: gli angeli, ovvero i supereroi, esistono e ci proteggono. Tanto più che la salvezza del cucciolo è per antonomasia il nostro futuro, il fragile seme da coltivare sopra ogni cosa. Le scene del film, senza inutile volenza, sono molto toccanti. Tutta la rappresentazione ci conduce per di più in vicende, luoghi e traffici che per tanti sono argomento insolito.
Il film inizialmente rifiutato da grandi major come Amazon e Disney, che non hanno fiutato l’affare, è riuscito ad avere grande successo economico e di pubblico negli USA grazie alla scommessa degli Angel Studios, società di distribuzione religiosa e di destra che diffonde spettacoli e documentari supportati dagli spettatori, progettati per ispirare, edificare e unire attraverso narrazioni significative.
L’eroe protagonista di Sound of freedom, l’agente che riporta a casa i bambini rapiti da bande criminali per lo sfruttamento della prostituzione, è interpretato da Jim Caviezel – ex Gesù nella Passione di Cristo firmata Mel Gibson – attore cattolicissimo per educazione, noto per alternare agli impegni cinematografici conferenze, incontri, dibattiti a sfondo teologico e religioso da posizioni spesso radicali. Caviezel è noto inoltre per essersi espresso con dichiarazioni vicine a QAnon, gruppo politico di estrema destra in USA i cui membri sostengono una teoria secondo la quale esisterebbe un’ipotetica trama segreta organizzata da poteri occulti – collusi con reti di pedofili a livello globale, pratiche ebraiche oscure, cabale – che avrebbero complottato contro Donald Trump al fine di scardinare il nuovo ordine con l’obiettivo di ottenere il dominio mondiale. Nessuna delle accuse che sono state diffuse da QAnon si è dimostrata fondata.
Anche se, in barba a tutti pronostici, Sound of freedom, è tra i film più venduti negli USA, Alejandro Monteverde, il regista, non trarrà particolari benefici economici da questo incredibile successo, esso va soprattutto nelle tasche dei finanziatori. Lo racconta lo stesso Monteverde in una lunga intervista pubblicata dal Los Angeles Times. Monteverde non ama inoltre il clamore politico e ha difeso la sua opera definendo “semplicemente ridicoli” gli accostamenti a QAnan, sottolineando come la lavorazione sia iniziata nel 2015, ben due anni prima dell’esplosione della popolarità di tale gruppo.
Nel nostro paese Sound Of Freedom arriva come film evento il 19 e 20 febbraio grazie a Federica Picchi Roncali che ha fondato Dominus Production Group per promuovere proposte basate su storie vere che trattano temi socialmente rilevanti; vanta una fitta rete di associazioni culturali sostenitrici, presente in ogni provincia italiana, che collabora alla diffusione delle pellicole nelle sale di tutto il territorio nazionale. Mediante questo sistema di relazioni reali, non virtuali, Dominus raggiunge e coinvolge grandi gruppi di persone che contribuiscono a diffondere i valori comunicati nei suoi film.
A Roma, in due anteprime di Sound of Freedom, nella più grande sala dell’importante cinema Adriano, c’è stato il sold out. Almeno mille persone. Evento rimarcabile in tempi difficili per il grande schermo. Ma basterà questo per dire che una nostra Capitol Hill potrebbe essere più vicina? Se è vero che a canzoni non si fan rivoluzioni, lo stesso credo valga per un film. Tra l’altro le molte illazioni fatte su “Sound of freedom” non tengono conto di una cosa fondamentale: il film coinvolge soprattutto perché è raccontato con intelligenza narrativa popolare e trasmette valori inappuntabili sia da destra che da sinistra. Le scelte politiche più profonde riguardano tutt’altra, più complessa e variegata, sfera.
Data di uscita:19 e 20 febbraio 2024
Genere:Azione, Drammatico, Biografico
Anno:2023
Regia:Alejandro Gomez Monteverde
Attori:Jim Caviezel, Mira Sorvino, Bill Camp, José Zúñiga, Kurt Fuller, Eduardo Verástegui, Gerardo Taracena, Scott Haze, Ariel Sierra, Gary Basaraba, Manny Perez, Javier Godino, James Quattrochi, Gustavo Sánchez Parra
Paese:USA
Durata:135 min
Distribuzione:Dominus Production
Sceneggiatura:Rod Barr, Alejandro Gomez Monteverde
Fotografia:Gorka Gómez Andreu
Montaggio:Brian Scofield
Musiche:Javier Navarrete
Produzione:Santa Fe Film