Sta per scoccare il DAY X per Julian Assange, il cofondatore dell’organizzazione divulgativa WikiLeaks, accusato negli Stati Uniti di spionaggio, reato che potrebbe portare Assange all’ergastolo o addirittura alla pena di morte per aver divulgato documenti segretati riguardanti gli abusi e i crimini di guerra compiuti dall’esercito americano in Iraq e in Afghanistan. Tra il 20 e il 21 febbraio l’Alta Corte di Londra deve decidere se confermare o negare l’estradizione verso gli Usa firmata il 17 giugno 2022. Assange è detenuto da quattro anni in un carcere di massima sicurezza londinese senza né accuse né processo. L’Emilia-Romagna, da tempo, si è mobilitata chiedendo non solo di negare l’estradizione, di procedere immediatamente con la sua definitiva liberazione. Julian ha semplicemente svolto il suo mestiere, quello del giornalista investigativo, oltre alla sua vita, che va difesa con tutte le forze, sono a rischio i valori fondamentali della democrazia come il nostro diritto di conoscere la verità su fatti di pubblico interesse. I nove Movimenti che sono nati in regione (Free Assange Bologna, Casa della Pace Parma e Donne in Nero Parma, Free Assange Reggio Emilia, Free Assange Appennino Reggiano, Free Assange Val D’Enza, Free Assange Modena, Free Assange Ravenna /Faenza, Free Assange Cesena, Ferrara per Assange), con il sostegno dell’ANPI, del Sindacato Giornalisti, ARCI, Amnesty International e Articolo 21 (il 9 dicembre ha consegnato la tessera onoraria dell’Associazione ad Assange ritirata dalla giornalista Stefania Maurizi che per anni ha lavorato sui documenti di WikiLeaks,) hanno organizzato “la Staffetta dell’Emilia-Romagna per Julian Assange dal 9 al 19 febbraio”:
- 9/02 ore 20,45 Casina (Reggio Emilia)
- 10/02 ore 10 Parma
- 10/02 ore 15 Cesena
- 12/02 ore 18,30 Modena
- 13/02 ore 18 Ferrara
- 15/02 ore 20 Bologna
- 17/02 ore 10,30 Reggio Emilia
- 17/02 ore 17 Ravenna/Faenza
- 18/02 ore 9 Cavriago (Reggio Emilia)
- 19/02 Reggio Emilia
In Emilia-Romagna sono diversi i comuni che hanno deciso di dare la cittadinanza onoraria a Julian Assange, tra i tanti il Comune di Bologna dove sono state raccolte tra i cittadini oltre 2000 firme, già consegnate al sindaco Matteo Lepore, che contrariamente a ciò che sta facendo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ha accolto la proposta e in questi giorni potrebbe presentarla in Consiglio comunale per l’approvazione.