Il faccia a faccia tra Viktor Orbán e Giorgia Meloni si è tenuto nella notte all’hotel Amigo di Bruxelles e giunge al termine di una giornata di forte tensione in cui più volte l’Ungheria ha ribadito le ragioni dell’arresto e insistito sulla linea dura. ‘’Salis in catena? In Ungheria tutti vengono trattati allo stesso modo. Comunque il sistema giudiziario non dipende dal governo, ma dal Parlamento. Quello che ho potuto fare è raccontare tutti i dettagli a Meloni sulla detenzione. E posso inoltre esercitare un’influenza perché abbia un equo trattamento”, dice Orban lasciando l’Hotel Amigo.
«Il processo a Ilaria Salis è stato impostato come un caso politico. Una cosa che mi stupisce è che per un anno in Italia non se n’è interessato nessuno. Ora le immagini della ragazza con le manette e le catene hanno catalizzato l’attenzione dei media. Ma il fatto è che il governo Orbán o chi per lui ha deciso di dare a questo caso un alto profilo politico e mediatico». Così sul Manifesto il professor Stefano Bottoni, ex ricercatore dell’Accademia ungherese delle scienze, insiste sul fatto che il fine ultimo di questo processo è dare un messaggio. «Si vuole trasmettere chiaramente l’idea che in Ungheria queste cose non si possono fare. E quindi ora Salis e i suoi compagni vengono usati come monito, diciamo come capri espiatori».
Qualcosa comunque si è mosso, dopo la bufera politica per le immagini che la vedevano incatenata con ceppi e manette nelle udienze al processo e il procuratore generale ungherese Peter Polt, un fedelissimo di Orbán, ha fatto visita ad Ilaria in carcere, per verificare le sue condizioni.
Gli stessi genitori hanno potuto incontrarla. “Si inizia a vedere un po’ di luce”, commenta un po’ sollevato il papà, Roberto Salis, per il quale c’è un “moderato ottimismo”. L’uomo è rientrato in serata da Budapest e, al suo arrivo all’aeroporto di Orio al Serio, ha detto di aver visto la figlia “un po’ deperita” in occasione dell’udienza. L’uomo ha replicato brevemente anche a Matteo Salvini augurandogli che sua figlia abbia “un decimo dei valori etici di mia figlia”.
Ma per Giorgia Meloni il caso di Ilaria Salis si trasforma in un’opportunità politica. Il piano della leader di Fratelli d’Italia infatti è di giocare il ruolo di mediatore con Orban per acquisire peso in Europa e di spingere Fidesz nei Conservatori per sorpassare la Lega alle prossime europee.
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