Articolo 21 Piemonte ha aderito al secondo grande appuntamento organizzato a Torino per ribadire ancora una volta che “ripudiare la guerra come impone di fare la nostra Costituzione, repubblicana ed anti fascista, è una faccenda seria”. Significa lavorare quotidianamente e concretamente per creare e manutenere le condizioni che servono alla pace, cioè libertà e giustizia, cooperazione e solidarietà. Tutte cose che certa politica, purtroppo molto ben foraggiata, calpesta sistematicamente, spalancando le porte alla solita, tragica, impostura sulla necessità della guerra. Per questo ci saremo oggi (venerdì 23 febbraio nel corteo che muoverà da piazza Arbarello e piazza Castello) con lo slogan “Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del Pianeta”.
Torino dunque si mobilita nuovamente contro tutte le guerre, per chiedere l’immediato cessate il fuoco.
Sono passati ormai due anni dall’attacco militare della Russia all’Ucraina, 13 dal conflitto in Siria, 5 mesi dalla recrudescenza del conflitto tra Israele e Palestina, oltre alle diverse guerre continuano a scoppiare nel continente africano.
Il bilancio della guerra come mezzo per regolare i conflitti è drammatico: migliaia di vittime tra i civili, profughi, fame e carestie tra la popolazione.
L’Italia deve dire basta alla guerra!
Ormai le guerre si susseguono con ritmo ed intensità crescente. Iniziano ma non finiscono, alimentando solo la fiorente industria e il commercio immorale di armamenti. Stati e Governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti mediante gli strumenti della diplomazia e della politica, con i quali far applicare e rispettare le convenzioni e il diritto internazionale. La conseguenza è che la guerra e la barbarie sono nuovamente tornate ad essere le uniche opzioni in campo mentre aumenta il rischio dell’uso delle armi nucleari. Non solo: le violazioni del diritto umanitario sono sempre più frequenti e lungamente tollerate dalla comunità internazionale, che disconosce in questo modo i principi stessi su cui si è fondata per aspirare ad un mondo di pace da costruire sulle ceneri degli oltre 50 milioni di morti della Seconda Guerra Mondiale. Basta, questa logica distruttiva va fermata, Chiediamo la messa al bando delle armi nucleari e la riduzione immediata delle spese militari a favore della spesa sociale, sanitaria.
L’iniziativa è indetta da movimenti, reti, associazioni, parrocchie, comitati locali che hanno aderito all’appello lanciato dalle coalizioni “Europe for Peace” e “Assisi Pace Giusta”.
Adesioni
coordinamento A.G.iTe.,ACLI,Acmos,Aia,AICS TORINO,ANPI,ARCI Torino,Articolo 21 Piemonte,ASC Piemonte,Ass. Cascina Archi,Ass. Psicologi nel Mondo -Torino,Associazione Interculturale Karmadonne,Associazione la libertà per Iran,Auser Torino,Casa delle Donne,Casa Umanista Torino,Centro Sereno Regis,Centro Yalla Aurora,CGIL Torino,CISL Torino,CISV,Città di Torino,Co.Co.Pa.,Comitato per la Difesa della Democrazia in Iran,Comune di Bruino,Comunità di base Torino,comunità S.Andrea Torino,Cooperativa Nanà,coord 3GM International,COP,Donne in Nero,Donne per la difesa della società civile,Europa Verde Verdi,Federconsumatori Piemonte,Fondazione Benvenuti in Italia.,Fraternità Evangelii Gaudium,Fridays for Future,Giovani Democratici Torino,gruppo Abele,la scuola per la pace,Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta,Libera Piemonte,Liberi Uguali Verdi,MIR-Mov.nonviolento,Molecole d’Acqua,Moschea Taiba,Movimento 5 Stelle Torino,PD Torino,Pro Natura,Rifondazione Comunista,SeNonOraQuando?Torino,Sermig,Sinistra Ecologista,Sinistra Italiana – Torino,Società di Mutuo Soccorso E. De Amicis,Team pastorale Chiese Battiste Torino,UGS PIEMONTE ,UIL Torino,UISP Torino,Un ponte per,Volere la luna