Sono irripetibili le parole che usato ieri Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, durante il consiglio comunale mentre si discuteva di un emendamento sul contrasto alla violenza sulle donne. Si fa fatica anche solo ad ascoltare quello che ha detto. Le sue frasi offendono profondamente le donne ma anche gli uomini. Quelli che lui definisce gli uomini “normali”.
Colpisce molto l’utilizzo che il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare ha fatto di questo aggettivo, il richiamo continuo a quella che lui descrive come la normalità.
Bisognerebbe sempre intendersi sul concetto stesso di che cosa sia ordinario e che cosa invece non lo sia. In questo caso ancora di più.
Sarà davvero “nella norma” ascoltare questa narrazione dei rapporti tra uomini e donne- cosa impareranno i nostri bambini?- sarà normale vivere in un Paese che il 12 gennaio conta già cinque vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno, dove il linguaggio d’odio dilaga e la volgarità la fa da padrona in troppi contesti, dove le donne sono vittime di mille forme di violenza da quella fisica a quella verbale fino a quella economica, dove la parità di genere sembra quasi un miraggio e crescere un figlio- non parliamo di due o più- pare più un’impresa eroica che qualcosa di terribilmente cool?
Ecco, è sempre più urgente non arrenderci ad una normalità che si avvicini anche solo lontanamente a questa.