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Libertà e Giustizia: qualcuno eviti l’oscuramento della cronaca giudiziaria

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Libertà e Giustizia esprime preoccupazione per i fenomeni sempre più estesi di corruzione che investono la sfera politica. In un documento ne spiega i motivi. Lo riportiamo di seguito.
“Le questioni giudiziarie saranno oggetto di indagine da parte delle autorità competenti, ma a inquietarci è il livello di degrado che mette in discussione l’etica pubblica, unito al clima di assuefazione a una sistematica pratica di occupazione del potere che, mentre espone le istituzioni al pericolo di corruzione, ne indebolisce l’indipendenza, con grave rischio di abusi e arbitri.
Un connubio opaco fra affari e politica, un uso di risorse pubbliche impiegate per ampliare il consenso, una normalizzazione di legami familiari e amicali nelle funzioni pubbliche, sono modelli negativi che contrastano con l’interesse generale e il governo della legge.
Mai come in questi mesi si è palesato il nesso perverso tra aggressioni alla magistratura, volte ad intimidire il corpo dei magistrati e uso familistico e fazioso delle istituzioni, e si è resa evidente, al contrario, l’importanza strutturale dell’equilibrio dei poteri, dell’indipendenza degli organi di controllo e di un’informazione libera da bavagli che sia garanzia di trasparenza per i cittadini. È particolarmente grave che si strumentalizzi la presunzione d’innocenza per oscurare l’informazione sulle vicende giudiziarie che possono avere un impatto politico. Libertà e Giustizia si rivolge agli esponenti dei partiti e movimenti di opposizione affinché svolgano con decisione il proprio compito di tutela del nostro sistema democratico, e agli operatori dell’opinione pubblica affinché assicurino il proprio lavoro di informazione imparziale e completa, resistendo a censure e bavagli, così che i cittadini siano messi in grado, con libertà, di formarsi opinioni competenti”.

Il Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia*

* Daniela Padoan (Presidente), Domenico Gallo, Nadia Urbinati, Sandra Bonsanti, Roberta De Monticelli, Niccolò Nisivoccia, Enzo Di Salvatore, Paola Regina, Emilio De Capitani, Elisabetta Rubini


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