Un giornalista filo russo, un’associazione in contatto con Aleksandr Dugin e un liceo italiano che si ribella. E’ questo il mix di una vicenda che arriva da Aprilia, in provincia di Latina, dove OpenHub Lazio aveva messo in connessione gli studenti di questa scuola italiana con quelli del liceo “G. Beregovoj” di Lugansk. Iniziativa che ora ha scatenato una serie di polemiche perché era stata indetta in nome della pace ma si sarebbe rivelata filorussa. I fatti: prima delle vacanze di Natale si è svolta l’iniziativa “Un ponte per la pace”, nel quale i ragazzi del Meucci hanno dialogato in via telematica con gli studenti dell’istituto superiore della città del Donbass parlando del sistema scolastico, di corsi e delle attività extracurriculari. Un seminario realizzato su proposta, appunto, di OpenHub Lazio, finanziata dalla Regione Lazio. All’evento ha collaborato Andrea Lucidi, giornalista attivo in Donbass e con posizioni anti-ucraina, nonché l’associazione di volontariato Vento dell’Est, che proprio in queste ore è al centro di uno scontro a Lucca per aver organizzato un collegamento video da Mosca con il filosofo russo Aleksandr Dugin, considerato amico di Putin e ritenuto tra gli ispiratori dell’aggressione all’Ucraina.
Inoltre un resoconto della giornata al liceo di Aprilia è apparso sul sito dell’associazione Vento dell’Est, il cui scopo è: “ristabilire e rafforzare tradizionali rapporti di amicizia e collaborazione tra Italia e Russia, soggetti purtroppo in tempi recenti ad uno sciagurato deterioramento a causa del conflitto in Ucraina”. Il pasticcio è delle ultime ore poiché il giornalista Vladislav Maistrouk ha chiesto tramite i social un intervento del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, mentre la dirigente scolastica del liceo Meucci, Laura De Angelis ha detto che quell’incontro tra licei era stato presentato con ben altre vesti, visto che godeva dell’egida della Regione. “Noi abbiamo semplicemente aderito – spiega De Angelis – a un progetto di OpenHub Lazio, realtà della Regione Lazio con la quale abbiamo collaborato in diverse occasioni, ospitando un’iniziativa per il Natale dal titolo ‘Un ponte per la pace’. La proposta dell’attività ci è arrivata proprio da OpenHub, non da altri e perciò prendiamo le distanze dall’iniziativa, a questo punto chiederemo spiegazioni a OpenHub e se sarà necessario chiuderemo i rapporti anche con loro”.
(Fonte Latina Editoriale Oggi)
(Nella foto un’immagine della guerra in Ucraina)