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Addio a Ferruccio Laffi, uno degli ultimi superstiti di Monte Sole

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Condividiamo il comunicato del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto.
Se ne è andato Ferruccio Laffi, uno degli ultimi superstiti degli eccidi di Monte Sole, che in un giorno gli ha portato via 14 famigliari. Il 30 settembre 1944 Ferruccio Laffi aveva solo 16 anni quando i nazisti, guidati dai fascisti, arrivarono di fronte al podere di Collulla di Sotto e trucidarono tutta la sua famiglia. “Sapevamo che cercavano gli uomini, io a 16 anni mi consideravo un uomo così mi sono nascosto nel bosco” raccontava Ferruccio, che grazie a questa scelta riuscì a salvarsi. Rimase nascosto tutta la giornata e all’imbrunire tornò a casa, e si trovò davanti una carneficina.
Negli ultimi anni Ferruccio Laffi è diventato un simbolo in tutta Italia della storia di Monte Sole, un custode della memoria sempre in prima linea e mai stanco di raccontare a chiunque il suo tragico vissuto, spiegando soprattutto ai ragazzi e alle giovani generazioni quanto importante fosse conoscere la barbarie umana affinché non si ripetesse mai più. “Ascoltare le sue parole e immergersi nei suoi occhi, che ogni volta che raccontava rivivevano l’orrore, era un’esperienza che penetrava nella coscienza di chiunque lo ascoltasse – spiega Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto e membro del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto -. Incontrare Ferruccio significava sentire il peso della memoria sulla pelle. Un peso che, però, subito si trasformava in uno sprone ad agire in prima persona contro ogni ingiustizia e ad essere sempre vigili e attenti che storie come quella di Monte Sole non si ripetessero mai più”.
(Tavola di Alekos Prete)

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