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“Deriva antidemocratica nei bavagli italiani”. Nella riunione di Articolo 21 la proposta di iniziative in ambito Ue

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“Non è certamente il potere politico che può certificare la verità di una notizia. Ciò non è presente in alcuno stato democratico”. Con queste parole la professoressa Marina Castellaneta ha aperto l’incontro di questa mattina di Articolo 21 dedicato ai bavagli e alle nuove proposte di restrizione della libertà di stampa in Italia, anche a proposito della recente modifica annunciata dall’onorevole Federico Mollicone. A proposito della quale Castellaneta ha aggiunto: “Forse è un’uscita che serve solo dal punto di vista del rafforzamento del timore che si vuole ingenerare nei giornalisti, tasselli per un mosaico che va a limitare sostanzialmente la libertà di stampa. Un modo per far sentire il fiato sul collo ai giornalisti”.
Peraltro, come sottolineato da Giuseppe Giulietti, coordinatore dei presidi di Articolo 21 “esistono già proposte contro le fake news, la prima fu  prima presentata da Stefano Rodotà; l’Italia ha avuto anche una commissione che ha depositato un documento unitario, c’è una commissione contro contrasto dell’odio. Possiamo affermare che si sarebbe addirittura in presenza di un eccesso di produzione. La verità è che adesso siamo davanti ad un complesso di intimidazioni. Per questo mi chiedo se non sia il caso di individuare un comitato di giuristi per segnalare un pericolo imminente sulla libertà di stampa in Italia. Si può ipotizzare un’azione che vada oltre le azioni di lotta”. Nel corso dell’incontro c’è stato anche un approfondimento sull’iter dell’Emfa (European Media Freedom Act) su cui il 20 dicembre scorso è stato raggiunto un accordo politico ma ora va in Parlamento e si spera che non ci siano modifiche, l’iter legislativo non è concluso ma dovrebbe concludersi prima delle elezioni, insieme alla Direttiva contro le slapp.
“Sul contrasto alle fake news c’è un atto dell’Unione Europea e il concetto è assolutamente diverso dalla certificazione di cui parla il deputato italiano perché in quest’ultimo caso siamo in un contesto intimidatorio. – ha detto ancora Castellaneta – Credo sia importante portare la questione sul piano internazionale, tipo il 3 maggio, quest’anno la conferenza mondiale si tiene in Cile”.
All’intervento di Marina Castellaneta è seguito quello di Vittorio Di Trapani, presidente della Fnsi: “Nei giorni scorsi ho detto in una intervista  che ci dobbiamo rivolgere ai capigruppo del Parlamento europeo e portare la situazione italiana all’attenzione delle istituzioni internazionali. A metà febbraio ci sarà un importantissimo evento in Italia con Efj,  si terrà a Firenze un festival internazionale del giornalismo su mandato della Commissione Europea, affidato al centro di monitoraggio del pluralismo di Fiesole. E’ importante che in concomitanza si organizzi insieme un’iniziativa sulla libertà di stampa. Ce lo impone l’attualità”.
Durante la riunione Elisa Signori Rocchelli del direttivo dei presidi di Articolo 21 ha ringraziato nuovamente il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli per la spilla dedicata ad Andrea Rocchelli, indossata nel giorno della conferenza stampa della premier Meloni. “Un gesto altamente simbolico – ha detto Elisa Signori – per mio figlio Andrea e per tutte le storie aperte come quelle di Giulio Regeni e Mario Paciolla e altri che restano lì, irrisolte. In particolar modo il caso di Andrea è stato accantonati da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Io, ovviamente, esprimo massima solidarietà, sono vicina al popolo ucraino ma ho da dire sull’establishment dell’Ucraina. In questo senso il gesto di Bartoli in quel contesto è stata una scelta simbolica importantissima e anticonformista”. A seguire l’intervento dello stesso Carlo Bartoli che ha ribadito la necessità di un’analisi approfondita di tutte  le azioni contro la libertà di stampa in Italia. “Si tratta di più interventi – ha detto – non uno soltanto e dunque c’è una precisa tendenza a restringere il campo di azione dei giornalisti, ciò può creare oggettivamente una lesione notevole alla libertà di espressione”.
(Nella foto Elisa Signori Rocchelli durante l’intervento alla riunione di Articolo 21 di stamane; nella foto interna la professoressa Marina Castellaneta)


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