80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

C’era un modo per denigrare Ilaria Salis. E qualcuno lo ha trovato

0 0

C’era un modo per buttare nella mischia l’unica cosa disdicevole che si poteva evocare mentre è in corso una riflessione profonda sul caso di Ilaria Salis e sul rispetto dei diritti numani nel perimetro europeo? Sì, c’era e lo ha trovato la Lega che ha “ricordato” (come riporta il quotidiano Il Tempo) un “episodio del passato che riguarda proprio la 39enne italiana, detenuta all’estero: il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri sociali… Per quei fatti Ilaria Salis è finita a processo, riconosciuta dalle militanti della Lega”. Ecco qui, abbiamo scovato un’altra strega, la sovversiva che ha osato contestare i gazebo della Lega, il suo appartenere ai centri sociali è sufficiente per bollarla come una cattiva. E la conclusione, pur  non scritta direttamente, è che, in fondo, ci stiamo stracciando le vesti per quelle catene ai piedi quando l’imputata è una maleducata militante (soprattutto) dei centri sociali. Non è nuova la denigrazione delle vittime. E’ stato così per Giulio Regeni: “che ci è andato a fare in Egitto…? era una spia degli inglesi…”. E’ così per le ragazze violentate a mezzanotte dal branco: “che ci faceva tutta sola e mezza nuda in strada a quell’ora? In un posto isolato?”.
Sì, c’era un modo orribile per spostare il focus sul caso Salis. E qualcuno lo ha trovato.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.