Prima che sia troppo tardi: l’allarme che Beppe Giulietti lancia in conclusione del suo intervento per presentare l’iniziativa di Articolo 21 contro tutti i bavagli che questo governo, questa maggiorana, questi pericolosi parafascisti in doppio petto intendono imporre all’Italia antifascista e fedele alla Costituzione va non solo ascoltato, ma rilanciato con forza.
Cosa aspettano i sinceri democratici a reagire in tutte le sedi, dalle aule parlamentari, ai consigli comunali, alle sedi universitarie, fimo alle piazze, per tentare di fermare questa deriva autoritaria che vuole affermarsi smantellando pezzo a pezzo le principali garanzie costituzionali? Non solo imbavagliare la stampa, ma imbavagliare la Rai, il cinema, i teatri perché la propaganda e solo quella non conosca ostacoli.
Se tutto questo non sarà fermato per tempo, come arriveremo alle prossime scadenze elettorali nelle quali dovremo impegnarci per sottrarre a questa destra l’egemonia incontrastata che stanno costruendo? Arriveremo deboli e sempre più divisi, dati i pericolosi segnali che già si intravedono, come ad esempio sul tema dell’autonomia differenziata delle regioni.
Non basta più lo storico e coraggioso proclama antiberlusconiano “Resistere, resistere, resistere” di quel grande e coraggioso magistrato che fu Francesco Saverio Borrelli. Bisogna cominciare ad impegnarsi per “Reagire, reagire, reagire”
(Grazie a Mauro Biani che ci ha autorizzato ad utilizzare le sue splendide vignette sul tema dei bavagli all’informazione)