Giovedì, 28 dicembre alle ore 18 presso lo spazio MAD di via Cattaneo,5 nell’ambito della rassegna: “LeggiAmo la città” promossa dall’associazione Articolo21 – presidio di Latina, verrà presentato il libro “Viaggio verso l’interno” di Renato Gabriele (Ed. Atlantide – pag.144 – €15). Partecipano: Graziella Di Mambro, Patrizia Migliozzi, Fabio D’Achille. Modera la giornalista Cora Craus.
L’opera di Renato Gabriele è un poema che si srotola, un cammino dentro se stessi, verso la comprensione e il valore dell’esistenza, verso la consapevolezza delle responsabilità di ciascuno verso il mondo e l’umanità. Il poeta lancia un monito e una speranza: la propria vita, anche nella più angosciosa solitudine, anche contro la nostra volontà, è sempre inclusione e contaminazione di altre infinite vite, che si muovono accanto a noi, prima e dopo di noi. La nostra esperienza a livello sottile è un lascito per tutti quelli che verranno. Un lascito per il futuro, questa è l’immortalità dell’uomo cantata dalla poesia.
Il potente linguaggio emotivo che caratterizza la poesia di Renato Gabriele, diventa pura denuncia morale e sociale di quelle “brutture umane” che solo la cultura può davvero estinguere e tra queste, l’attuale tristissima violenza sulle donne, i troppi femminicidi che stanno infestando questo scorcio di fine anno. “Quello che importa qui/ Sono le lacrime e le invocazioni/ Di chi è vessato/ Di chi subisce la violenza/ E smarrisce la parola/”
Il poeta narra la storia delle donne, (non a caso saremo immersi, abbracciati dalla splendida mostra “Talismani” di Marina Mangiapelo totalmente dedicata alle donne) unendo nel miracolo della poesia la miseria, dell’infinito piccolo quotidiano e la grandezza della donna cantata nel mito, nell’arte ma sempre vissuta quale compagna, amica, genitrice, amore. Negli intensi versi vi abbiamo colto rispetto, comprensione a volte dolore e senso di colpa per le troppe offese fatte patire. Un lussureggiante viaggio nel mito in compagnia degli dei per planare e denunziare il turpe vizio che unisce l’uomo all’Olimpo: lo stupro delle donne. E la ninfa Dafne diviene l’emblema di tale violenza e come ben canta il poeta il perdurare del dolore di Dafne è il dolore incancellabile delle vittime.
L’incontro sarà anche l’occasione per ricordare Giulio Regeni, grazie alla mostra di Fabrizio Gargano “La libertà Ha stelle e strisce” in esposizione nello Spazio MAD
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