Sull’Italiana in condizioni disumane nelle carceri in Ungheria l’attivista Ilaria Salis, interviene l’onorevole Nicola Fratoianni (Sinistra).
La vicenda della cittadina italiana costretta in condizioni disumane nelle carceri ungheresi e di cui dà conto oggi Repubblica è incredibilmente grave e il governo italiano ne dovrà rispondere in Parlamento al più presto.
Vogliamo sapere che cosa ha fatto finora l’ambasciata italiana a Budapest, almeno per rivendicare i diritti basilari della civiltà giuridica a tutela della nostra concittadina.
Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, sulla vicenda della milanese Ilaria Salis nelle carceri ungheresi da 10 mesi e accusata di aver aggredito due neonazisti e dopo che il padre ha inviato una lettera a Meloni e al governo.
In attesa di avere queste risposte, comunque,- prosegue il leader di SI – il governo italiano e la presidente del consiglio Meloni così tanto amica di Orban si attivino, e gli facciano capire che siamo nell’Europa del 3º Millennio e non in una fase oscura del Medioevo.
Se invece purtroppo non accadesse nulla sarebbe ancora più evidente – conclude Fratoianni – la complicità e la subalternità della destra italiana con una cultura e pratiche che non possono appartenere al nostro vivere civile.