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Un ponte solidale dall’Italia all’Africa. Il 2023 si chiude con numerose iniziative benefiche online verso il terzo mondo

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Il 2023 solidale si chiude con un occhio di riguardo all’Africa. Sulla piattaforma GoFundMe nascono ogni giorno nuove raccolte fondi per finanziare diversi progetti in aiuto della popolazione africana. In particolare sono numerose le iniziative partite dall’Italia, specialmente nelle ultime settimane di quest’anno.La Fondazione Cariello Corbino – ETS ha fatto partire, da Sorrento, un fundraising destinato al finanziamento di un’impresa che produce Mama Mzungu, un sapone naturale: l’azienda è composta da lavoratrici affette da albinismo o madri di bambini albini. L’associazione che dirige l’azienda offre loro anche rifugio in Uganda.

Nello stesso Paese è attiva un’associazione che si prende cura dei numerosi randagi che popolano le strade locali, sottraendoli all’avvelenamento o alle ferite. Da Roma Virginia ha lanciato un appello solidale in aiuto del Dog Rescue Fund per acquistare un terreno e dare riparo a questi cani.

In Togo invece l’associazione TPH fornisce scolarizzazione ai bambini orfani e ha aperto un centro sanitario a Todome, in una zona priva di ambulanze, con un medico ogni centomila abitanti. Anche Edem Koffi è un medico, operante in Italia da 25 anni, e da Firenze ha lanciato un fundraising per fornire supporto alla sua gente.

Il tema della scolarizzazione è molto presente nelle campagne rivolte al continente africano. La scuola creata da Marco Sardella nel nord dello Zambia offre istruzione gratuita e cibo ai bambini di quell’area. Alessandro ha vissuto alcune settimane in quella realtà e da Roma ha deciso di supportarla con un’iniziativa benefica.

I ragazzi del Malawi seguiti dal Centro Missionario Porto-Santa Rufina sono i destinatari della raccolta fondi accompagnata dalla “polentata di beneficienza” organizzata sempre a Roma. Il ricavato servirà a finanziare i loro studi. Stesso obiettivo di Dora, che insegna arte a quaranta studenti, figli di rifugiati africani, a Giugliano in Campania. Anche nel suo caso, benché si trovino in Italia, questi ragazzi hanno bisogno di fondi per il materiale scolastico.

Gli obiettivi dei fundraising organizzati per l’Africa sono di varia natura. Mentre Frate Francis, da Brescia, sta finanziando la costruzione di un santuario di preghiera per la Madonna, in Ghana, gli “Arangiovani”, un gruppo di ragazzi che pratica meditazione in giro per il mondo, sta organizzando, attraverso un crowdfunding, un viaggio in eSwatini (ex Swaziland), per fare volontariato nei villaggi locali.

Infine è commovente una storia che proviene da Torino, dove Youssouf ha di recente scoperto di avere un tumore in fase terminale, a soli 27 anni. Grazie alla raccolta organizzata dai suoi amici, ha potuto fare ritorno in Costa d’Avorio, dove ha abbracciato la madre un’ultima volta. L’ennesima testimonianza della perenne solidarietà che parte dall’Italia e arriva dritta nel cuore dell’Africa.


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