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Non ci sto! Non voglio il riassuntino delle ordinanze di custodia di chi è indagato, perché ho il diritto costituzionale (art. 21) di essere informato sul contenuto testuale di quanto emerso a suo carico. E non mi sta bene neanche aspettare la fine delle indagini preliminari – che durano anni! – per capire chi e perché è incappato nella legge, soprattutto se ha l’obbligo supplementare – e costituzionale (art. 54) – di adempiere la propria funzione pubblica con ‘’disciplina e onore’’.
Chiedo a tutta la stampa con la schiena dritta di proclamare adesso – come ha già dichiarato Il Fatto Quotidiano – la propria disubbidienza civile, impegnandosi a non rispettare questo divieto incostituzionale, affinché si provochi un grappolo di giudizi, fino a quello della Suprema Corte. I bavagli alla stampa sono roba da dittature e io non voglio vivere nel buio dell’informazione.
