Le scrivo in riferimento alla detenzione nel suo Paese di Ilaria Salis, costretta in condizioni disumane da quasi un anno in una cella volutamente angusta e con un regime duro, per essersi scontrata con un gruppo di neonazisti, nel corso di una manifestazione avvenuta l’11 febbraio scorso. Da allora Ilaria Salis è vittima della tortura psicologia del degrado e dell’isolamento, inconcepibile in un Paese membro della UE.
Ambasciatore Ádám Zoltán Kovács,
questa vicenda porta un grave discredito all’Ungheria, uno Stato che – benché ricco di storia e di cultura – decade così al livello delle dittature che ignorano i più elementari principi di rispetto delle persone. Pertanto, insieme a molte cittadine e cittadini italiani, le chiedo di riferire al suo Governo la nostra grande preoccupazione per la sorte di Ilaria Salis e la pressante richiesta della sua pronta liberazione.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21