Ambasciatore Ádám Zoltán Kovács.
(e p.c. Julia Sarkozy, corrispondente stampa ungherese)
scrivo in riferimento alla detenzione nel suo Paese di Ilaria Salis, costretta in condizioni disumane da quasi un anno in una cella volutamente angusta e con un regime duro, per essersi scontrata con un gruppo di neonazisti, nel corso di una manifestazione avvenuta l’11 febbraio scorso. Da allora Ilaria Salis è vittima della tortura psicologia del degrado e dell’isolamento, inconcepibile in un Paese membro della UE.