Ascoltare dai testimoni diretti cosa sta succedendo nell’ultima, terribile, guerra delle molte in corso nel pianeta, quella tra Israele e Palestina, dai diretti interessati, da chi è sul campo. Questa mattina un racconto fedele e impegnato è arrivato nel corso della riunione di Articolo 21 da parte di Andrea De Domenico, Direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari nei Territori Palestinesi Occupati (OCHA). “Siamo davanti al peggiore degli scenari che avevamo ipotizzato, – ha detto De Domenico – l’esercito israeliano sta spingendo le persone della striscia verso il confine egiziano. Dall’inizio gli israeliani avevano detto che consideravano zona sicura la striscia di terra lungo il mare. Ma spingere due milioni di persone in quell’angolo di terra di 40 chilometri quadrati è impensabile. Gaza già prima della guerra era uno spicchio, una prigione a cielo aperto di fatto. Gli aiuti umanitari che entrano sono dati col contagocce, non abbiamo la possibilità di portare i feriti all’esterno di Gaza, non si può evacuare i feriti. In queste condizioni le Nazioni Unite sono messe in ginocchio e poi ci chiedono aiuti umanitari per poter rispettare quanto previsto dai negoziati. In Palestina c’è una realtà sequestrata da molti anni”. In apertura dei lavori Flavio Lotti ha fornito i dettagli della marcia straordinaria della pace del 10 dicembre prossimo, data che coincide con i 75 anni dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. Anche Lotti ha parlato di “realtà sequestrata” a Gaza, perché non sono solo gli ostaggi sequestrati ma è evidente che è la realtà ad essere stata sequestrata. Siamo qui per denunciarlo, per iniziare una settimana di denuncia per l’assenza della politica”. Giovedì 7 ci sarà la conferenza stampa di presentazione della marcia.
Qui il video completo dell’incontro
https://www.youtube.com/watch?v=jyV67u4M974