La prassi del via libera al rilascio ai giornalisti delle ordinanze di custodia cautelare che riguardano fatti, personaggi e vicende di interesse pubblico è stata adottata da diversi procuratori. Tra questi il capo della Procura di Potenza, Francesco Curcio che oggi, intervistato sul Fatto Quotidiano, dice la sua.
Il giornalista Vincenzo Iurillo chiede al Procuratore Curcio se continuerà a rilasciare copia dell’ordinanza anche se l’emendamento Costa dovesse diventare legge.
“Sì – risponde Curcio- Le ordinanze non sono state secretate, la loro conoscibilità resta possibile. Non sono pubblicabili i contenuti specifici, ma il giornalista, ottenuta la copia, mentre prima poteva riportare per estratto alcuni passaggi col copia e incolla, ora ne farà una sintesi secondo la sua sensibilità e il suo stile. Sul punto specifico la riforma – continua Curcio – tecnicamente non è comprensibile. Nel momento in cui un atto non è più segreto, perché noto all’indagato e quindi non più controllabile, non capisco perché obbligare i giornalisti a una sintesi sicuramente meno precisa rispetto al testo dell’atto. La spiegazione del legislatore è che così si assicura un maggiore rispetto del principio di innocenza dell’indagato. La questione non dovrebbe riguardare la colpevolezza o l’innocenza dell’indagato, ma l’esattezza del resoconto del procedimento penale in quel dato momento”.
(Nella foto il Procuratore Francesco Curcio)