Fermatevi!”: Articolo 21 ha aderito alla grande manifestazione per la pace di Napoli

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“Quello che arriva nelle nostre case è terribile, parliamo di 5000 bambini morti fino ad oggi, come si fa a vivere con questo peso sul cuore?”. Con un monito di dolore Marisa Laurito, in quella stessa piazza Vincenzo Calenda 9, antistante al “Teatro Trianon Viviani”, dove ci fu il partecipatissimo presidio dell’anno scorso a sostegno delle donne e del popolo iraniano, ha fatto partire, una manifestazione, dove le comunità religiose e laiche di Napoli, città della Pace Unesco, hanno chiesto che tacciano immediatamente tutte le armi. L’iniziativa è iniziata nella piazza con un concerto di Luigi Blaso (tamburi a cornice e voce), Tony Saggese (chitarra e voce) e Giocondo Picariello (fisarmonica), proseguendo con una fiaccolata silenziosa e, infine, si è conclusa con uno “spettacolo” di musica e parole nella cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta.
Un’azione solidale, promossa dal gruppo “Fermatevi, Resistenti per la pace!”, formato da Nino Daniele, Alfredo Guardiano, Marisa Laurito, Luciano Stella, Giulia Agrelli, Ottorino Cappelli, Nicola Cotugno, Désirée Klain, Aldo De Chiara, Pasquale De Sena, Marialuisa Firpo, Francesco Forzati, Roberto Giovene di Girasole, Eugenio Lucrezi, Pasquale Esposito, Vitaliano Menniti, Andrea Morniroli, Amalia Scielzo e Biancamaria Sparano) e che ha visto l’adesione di Amnesty International Italia e Articolo21 e, tante voci della società civile, associazioni e una rappresentanza di attivisti palestinesi.

A capo del corteo, con lo striscione “Fermatevi!”, anche l’arcivescovo Domenico Battaglia, in una marcia, che ha coinvolto oltre 500 persone, tra cui tanti bambini, per le vie del centro storico: dalle luminarie di Forcella, passando per via Vicaria Vecchia, fino a giungere, alle 18, al Duomo.

Nella cattedrale, colma di persone, anche sedute per terra, ci sono state riflessioni di esponenti delle diverse comunità religiose della città, della società civile, di intellettuali e artisti napoletani, intervallate da brani musicali.

Dopo i saluti di Don Matino, quelli istituzionali del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e dell’assessore della Regione Campania, Mario Morcone, gli interventi di Massimo Abdallah Cozzolino, Segretario della Confederazione Islamica italiana e il sentito discorso dell’Arcivescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia. “Siamo qui per dire no alla guerra – ha detto Don Mimmo Battaglia alla fine della manifestazione – a quel fiume di lacrime e sangue che attraversa quella terra sacra e martoriata. L’economia dei grandi monopoli e delle grandi ricchezze non è innocente rispetto a quello che sta avvenendo, la pace senza giustizia non fa altro che produrre altre guerre”.
Tanti e prestigiosi gli interventi musicali di Marco Zurzolo, il Solis String Quartet ed Enzo Gragnaniello.
Poi le considerazioni del professor Pasquale De Sena, Presidente Società Italiana di Diritto Internazionale, e le letture di Marisa Laurito e Cristina Donadio, di alcuni brani tratti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la tettura della “Preghiera di Rabin” del giovane attore, Mauro Autore.
Infine, il coro dei piccoli “Pueri Cantores” della Santissima Trinità, ha concluso la manifestazione.


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