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Il muretto di Purgatori, quelle promesse da rispettare

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Il Corriere della Sera ha messo a disposizione dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica (autorizzandone l’uso) la riproduzione di tutti gli articoli scritti da Andrea Purgatori sulla tragedia di Ustica.

Sono la lunga storia di un appassionato impegno professionale, iniziato proprio lo stesso 27 giugno 1980, e nello stesso tempo “uno sguardo” attento e preciso sulla storia politica e civile del nostro Paese.

Si tratta di un passo importante per la realizzazione di quello spazio , abbiamo pensato di chiamarlo il Muretto di Andrea, che l’Associazione , in collaborazione con Art. 21 e la Fnsi, aveva proposto di realizzare, trovando prontamente  e pubblicamente l’adesione del Sindaco Lepore, fin dai funerali di Purgatori e che aveva particolarmente “toccato” la famiglia.

Ma con la documentazione a disposizione bisogna che anche il Comune si applichi operativamente alla realizzazione pratica perché davvero il prossimo 1 febbraio, proprio in occasione del compleanno di Andrea, ci si possa  ritrovare là davanti, tutti assieme,   per ricordare un grande giornalista, leggendo i suoi lavori, i suoi articoli.   Queste le promesse fatte, dobbiamo onorarle.

Proprio davanti al Museo per la Memoria di Ustica, che ricordiamolo conserva il relitto del DC9 Itavia accompagnato-abbracciato dallo straordinario omaggio di Christian Boltanski, si potranno incontrare e rileggere– con gli strumenti della tecnica- le cronache di Andrea Purgatori.

Avremo dunque a disposizione, per un momento di riflessione e di ricordo, pagine che hanno colpito la nostra coscienza, penso a “Ustica, vergogna di Stato”, ma anche tutte le cronache che hanno scandito la vicenda Ustica.

Pagine che negli anni sono state lette, che hanno informato l’opinione pubblica, stimolandone la partecipazione, ma che – ora possiamo documentarlo-, sono state “soppesate”, con attenzione preoccupata, anche in ambiente militare.

Oggi, con documentazione che viene  dagli archivi resi pubblici in applicazione della direttiva Renzi-Draghi, per la attuazione della quale   l’Associazione si applica da anni (denunciandone in ogni occasione anche gli evidenti limiti) possiamo ben documentare che gli articoli erano letti e “ben studiati”.

Si cercavano elementi per controbattere, si preparavano querele, e si cercavano perfino giornalisti “amici” ai quali suggerire risposte e polemiche.

Tutto il lavoro di Andrea Purgatori a disposizione, proprio davanti al Museo, per rammentare tanti anni di impegno e rendere omaggio ad un grande professionista che era -sono parole registrate in una telefonata di un generale dell’Aeronautica indagato-  “un’anima capace, se vogliamo nella sua falsità, però veramente capace”.

Fonte: Corriere di Bologna


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